Qual è l’elemento essenziale per formare una coppia? È necessario essere in due? Oppure quando uno dei due è innamorato dell’altro o dell’altra e l’altro non corrisponde, è comunque una coppia? Parleremo delle coppie “non corrisposte” che hanno in ogni caso una loro dignità e un loro perché. Come disse Dante: “amor che a nullo amato amar perdona” che significa come sia possibile che amando qualcun altro/a, colui o colei non ci corrisponda “per forza”? Ma il nostro amore “non corrisposto” è “amore vero”? Quello con la A maiuscola oppure si trattava solo di possesso, di proiezione o di dipendenza?
E così parleremo insieme ormai ai nostri affezionati spettatori che interagiscono facendo delle domande pertinenti, condividendo e commentando le risposte, di quando l’amore ha toccato i nostri cuori e non è riuscito a scalfire quello dell’amato o dell’amata. Per sviscerare questo arcano mistero utilizzeremo tre coppie della serie-tv La Casa di Carta, in onda su Netflix. L’uso di questa fiction, chiariamo ancora una volta, è soltanto pretestuoso, in quanto essendo una delle serie-tv più viste al mondo, ha rappresentato un fenomeno globale, dove i personaggi sono talmente caratterizzati, talmente “vivi” da poter essere gestiti come “casi clinici”. Perché alla fine siamo tutti dei “casi clinici” viventi e quindi l’uso “oggettivo” di uomini e donne proiettati su un video, subissati di pericoli, amori, affanni e disperazione ci fa essere accomunati da un destino, a volte splendente e a volte oscuro, dove ci possiamo “riconoscere” o “disconoscere” a seconda delle nostre vicende personali. E come dicono gli psicologi, a seconda dei nostri “script” che in italiano significa copioni o sceneggiature, come quelle dei film e dei telefilm, in qualche modo insieme possiamo trovare delle soluzioni e delle strategie che ci aiutano a modificarli.
Le tre coppie in questione esaminate: Raquel e Angel ovvero l’amore che diventa ossessione fino allo stalking; Helsinki e Nairobi amore platonico perché lui è gay; Alison e Pablo quando l’amore finisce sui social ovvero il revenge-porn. In dettaglio vi descriviamo le tre coppie.
La prima coppia è formata dall’ispettore Raquel che ha avuto una relazione col suo viceispettore Angel. Angel è innamorato di Raquel e l’aiuterà sul lavoro, riproponendosi continuamente, fin quando lei non si innamora del criminale principale della rapina, detto “il professore”. A quel punto, Angel, il viceispettore mosso da una gelosia “passiva”, tenterà il suicidio. Salvatosi farà di tutto per farla condannare, trasformando la sua gelosia in “attiva e violenta” tramutandosi nel suo stalker ossessivo, sperando sempre in questo amore “non corrisposto” e disperato. Ma questo era “vero amore” da parte sua?
La seconda coppia di amore “non corrisposto” è quello tra i due sequestratori: Helsinki un combattente serbo, grande e grosso dal cuore tenero, con un dichiarato orientamento sessuale nei confronti degli uomini e Nairobi, una splendida donna di origine araba “assunta” dal professore come falsaria dell’operazione. Il loro rapporto sfocia in un grande “amore platonico”: per alcuni anni dopo la rapina andranno a vivere pure insieme ma la frustrazione che provoca la loro “non corrispondenza sessuale” darà luogo a diversi problemi. Anche qui fino a che punto il “vero amore” non ha bisogno di un congiungimento fisico e passionale?
La terza coppia sono i giovanissimi Pablo e Alison. Entrambi allievi di un prestigioso college di Madrid. Iniziamo il loro rapporto sentimentale sul pullman che li porterà a visitare la Zecca di Stato, dove avviene la rapina. Al momento dell’appello Alison figlia dell’ambasciatore inglese a Madrid, ostaggio importante per i sequestratori, si trova nel bagno della Zecca alle prese con Pablo, che nell’impeto del loro approccio la fotografa scoprendole un seno e mandando la foto su internet come trofeo “delirante” del loro appena sbocciato amore. Alison viene tradita nella sua intimità e rivela un amore “non corrisposto” da parte di un ragazzo privo di scrupoli che “usa il suo corpo sui social” etichetta tristemente nota come “revenge porn”. A quante coppie più o meno giovani è capitata una situazione del genere? Come ravvisare che ciò che viene fatto in un momento di passione condivisa si possa trasformare in un incubo mediatico? Le foto una volta su internet rovinano famiglie, carriere lavorative e vite personali in maniera a volte irrecuperabile: siamo ancora di fronte al “vero amore”?
Vi aspettiamo il 7 giugno alle ore 19.00 sulla piattaforma Zoom a questo indirizzo scaricabile tramite il link.
E ricordate che anche se non è un vostro problema potrebbe esserlo per i vostri familiari o amici a cui potrete dare delle indicazioni utili.