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A San Piero Patti dopo trent’anni si consolida il centro abitato

PALERMO – Nel lontano 1989 l’amministrazione comunale di San Piero Patti, nel Messinese, chiese l’intervento della Protezione civile per un sopralluogo nel centro abitato per constatare la gravità del dissesto in atto. Da allora nessun intervento organico, ma solo soluzioni provvisorie e non risolutive, nonostante i danni agli edifici e alle infrastrutture viarie e il pericolo per la pubblica incolumità in una zona con classificazione R4, ossia ad alto rischio. Oggi il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in qualità di commissario contro il dissesto idrogeologico, dà la notizia, molto attesa, dell’aggiudicazione dei lavori per il consolidamento di quell’area compresa tra i due quartieri di Torre e Margi.
La Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce ha infatti aggiudicato all’Associazione temporanea di imprese Mondello costruzioni – Cosmak di Sant’Angelo di Brolo, per un importo di tre milioni e mezzo di euro, l’opera che restituirà la piena fruibilità, in condizioni di massima sicurezza, a tutta la parte centrale del paese. Sono diversi i muri di contenimento lesionati, in via Paleologo e in via Catania, oltre agli edifici in via 2 giugno che presentano danni strutturali. E’ per questo che il Comune, negli anni, ha dovuto procedere allo sgombero delle abitazioni pericolanti e alla chiusura al traffico delle sedi viarie più compromesse, con notevoli disagi per i residenti. Tra le cause di questi fenomeni, la situazione geomorfologica generale, aggravata dalle infiltrazioni nel sottosuolo di acque non adeguatamente regimentate e da una forte pendenza del versante.
L’obiettivo è quello del contenimento del pendio tra le due località di Torre e Margi e il ripristino del sistema di raccolta e di convogliamento delle acque superficiali. Verranno quindi realizzate tre paratie di pali e micropali da disporre in tre punti strategici e ai vari livelli. Per mitigare l’impatto ambientale, è previsto il rivestimento in pietra di tutte le superfici delle opere in cemento armato. A completamento dell’opera si procederà al ripristino della sede stradale con conglomerato bituminoso.

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