PALERMO – «A 32 anni di distanza dall’omicidio dell’agente di Polizia Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio, arriva finalmente una sentenza sulla strada per far luce su uno dei “misteri” della storia recente di Palermo e della Sicilia. È solo un primo passo, altri tronconi processuali sono in corso per chiarire chi e perché trucidò il poliziotto e sua moglie, incinta. Siamo, e sono, al fianco del genitore Vincenzo Agostino che, solo quando tutto sarà finito, e chiarito, taglierà la sua lunga barba. Aspetteremo, con pazienza e tenacia, questo momento al suo fianco».
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, commentando il pronunciamento del capo dei Gip di Palermo, Alfredo Montalto, che oggi ha condannato all’ergastolo, per il duplice omicidio, il boss Nino Madonia.