mercoledì 5 Febbraio, 2025, 5: 40 CET
10.8 C
Catania
HomeRubricheHistoriaTzim Tzum Bang: Daniele Ricci, la Regina di Saba e il Re...

Tzim Tzum Bang: Daniele Ricci, la Regina di Saba e il Re Salomone

Archeologo e ricercatore specializzato nello Yemen e Oman preislamico è un orientalista appassionato. In questa puntata ci racconta una storia complessa tra archeologia e leggenda sulla Regina di Saba e il suo incontro con il Re Salomone. Contesto e luoghi storici con un ammiccamento alla condizione antropologico sociale dei popoli coinvolti

Archeologo e ricercatore specializzato nello Yemen e Oman preislamico è un orientalista appassionato. In questa puntata ci racconta una storia complessa tra archeologia e leggenda sulla Regina di Saba e il suo incontro con il Re Salomone. Contesto e luoghi storici con un ammiccamento alla condizione antropologico sociale dei popoli coinvolti.

Pubblicità

 

Daniele Ricci: “Allora, intanto c’è da farsi una domanda, quanto sia storica la regina di Saba, come figura storica, cosa sappiamo e cosa pensiamo di sapere, perché sono due concetti un po’ davvero diversi. Allora, quello che sappiamo dai testi, conosciamo un po’ dalla Bibbia e un po’ dal Corano, dalle leggende delle tribù che abitavano la zona di Saba, che in questo momento c’è l’attuale Yemen. Lo Yemen è la punta sud-occidentale dell’Arabia, mentre l’Oman è la punta sud-orientale. Appunto, il regno dello Yemen era diviso in quattro regni, Saba, Qataban, Ta’izz e Al-Arabauth, che è quello che oggi noi conosciamo come Oman ed è appunto la parte sud-occidentale. Allora, quanto è storica la figura della Regina di Saba? Cosa sappiamo noi della regina di Saba? O cosa pensiamo di sapere? Come la conosciamo? La conosciamo attraverso soprattutto due testi, ossia la Bibbia e il Corano, ma anche attraverso quelle che sono e che erano le leggende che circolavano in questi popoli nell’antichità, sia quelle leggende che circolavano tra i popoli yemeniti, ma anche quelle che poi hanno cominciato a circolare in Etiopia, nel testo Kebra Nagast. La regina di Saba si chiama Bilqis, vive primo millennio avanti Cristo, più o meno, nello stesso periodo in cui c’era anche Salomone. Allora, cosa sappiamo del periodo delle regine? Perché in Yemen questo periodo è un po’ mitico anche per loro, anche per quello che riguarda l’archeologia e la storia di Yemen, che è antecedente a quello che poi sarà il periodo dei re che parte dall’VIII secolo a.C. e finisce più o meno nel V secolo dopo Cristo. Per questi re ricostruire la lista, è difficilissimo, perché si chiamano tutti alla stessa maniera. Si chiamano tutti Karim, Yakrub, Malik, Damara, Ali e Yusuf e quindi che succede? Che hanno questi quattro nomi più gli epiteti, e si ripetono. Non è una novità, per esempio Luigi I, Luigi II, Luigi III di Francia…

 

La città della regina si chiamava Marib che esiste ancora, e ospitava il Tempio. Ora noi quando parliamo di città pensiamo sempre a questi agglomerati urbani enormi, erano piccole realtà e anche quando pensiamo alle regine, erano regine carovaniere, perché in quella zona a Marib c’era, perché chi popolava Marib era una dozzina di tribù. Ogni tribù aveva il proprio Malik, cioè il proprio re, pensate un po’ come abbiamo completato la situazione, aveva il proprio capo, il proprio Malik, e poi veniva eletto il Mukarrib, che era il confederatore delle tribù, cioè colui che regnava per un periodo e oggi lo chiameremo imperatore per capirci, e veniva eletto. Mukarrib in arabo vuol dire legare, Mukarrib è il participio, cioè colui che lega tutti insieme, il confederatore.

 

Allora, c’è stato un periodo in cui il confederatore era una confederatrice e a noi ci sembra strana questa cosa, perché pensiamo sempre che le donne dell’antichità non avessero importanza, assolutamente no, soprattutto in quella zona del mondo dove era normale la poliandria, cioè invece che la poligamia. Le donne avevano più uomini, il fatto che ci fossero poche nascite di donne e di conseguenza queste donne, dovevano avere più uomini.

E poi perché ancora siamo in un periodo matrifocale poiché quella era una zona residuale bloccata dal deserto, loro erano una sorta di isola in una penisola, cioè per arrivarci non era così semplice, non era così facile, erano grandi guerrieri, le città erano protette e quindi ancora mantenevano il potere delle donne che la cultura patriarcale ancora non era arrivata.

 

Allora, la Regina di Saba era una donna molto bella? Si dice di sì, ma come si dice che fosse bella anche Cleopatra? Perché questo? Perché quando si incontrava una donna di potere in antichità, comunque qualcuno che magari parlava diverse lingue, che sapeva gestire situazioni complicate, automaticamente veniva mitizzata perché soprattutto per una società patriarcale come quella ebraica, una donna così, era “bella” per forza.

 

Quindi immaginiamo comunque una donna medio orientale, una conduttrice di carovane, cioè comunque qualcuna che andava a portare, allora non dobbiamo immaginarci questa commerciante, capiamo? Era probabilmente la regina di questo popolo, comunque era un popolo composto da una decina di tribù, pastori ancorati al culto del Dio Stambecco, gli antichi comunque viaggiavano molto c’erano incontri tra ambasciatori, anche tra re, c’erano momenti in cui si incrociavano, in cui si scambiavano esperienze, conoscenze, questo succedeva molto comunemente, quindi in uno di questi viaggi la regina Bilqis ha conosciuto Salomone, poi ci sono storie, soprattutto nel Corano e anche nella cultura araba in genere, che parlano di questo innamoramento da parte di Salomone, ma anche lei si era innamorata di Salomone, addirittura si parla di un probabile figlio, e lì c’è un aggancio all’Arca dell’Alleanza.

Chi era Salomone? Era il re della tribù di David, attenzione perché anche lì si facevano guerre tra cugini, quindi era il re della tribù di David. Salomone era appunto questo re che abitava in un palazzo, ora noi immaginiamo sempre questi palazzi incredibili, bellissimi, poi l’archeologia ci dice che probabilmente erano per il 90% di legno, probabilmente erano del legno di cedro dell’Libano, le colonne spesso erano di legno e quelle più importanti erano di metallo, ma in generale di bronzo, i pavimenti erano in pietra. Quindi noi ci immaginiamo sempre questi posti incredibili, poi l’archeologia si riduce tutto a quello che probabilmente era, anche il tempio non era così come ci si può immaginare.

Allora, l’incontro fra questi due favolosi, quindi il re Salomone e la regina di Saba sicuramente si sono incontrati, sicuramente hanno fatto un figlio e questo lo diamo per certo. Si sono visti più volte durante la loro vita, durante la loro storia, si sono visti più volte e il figlio della regina di Saba, diventato ormai grande, svolgeva quello che oggi chiameremo il ruolo d’ambasciatore, per cui spesso era lui che andava a trattare i commerci e Salomone gli mostrò l’arca, perché l’arca era nel tempio e ne fu talmente tanto affascinato, che ne volle anche lui una.

È chiaro che l’ipotetico signor Yahweh, non gli poteva ricreare un’altra identica con le stesse caratteristiche anche tecnologiche. Salomone ne ricostruì un’altra finta, diciamo così, o comunque un ricordino. Sì, gliela rifece uguale, anche nelle stesse dimensioni, semplicemente per bellezza.

E c’è anche la storia di questo viaggio dell’arca che arriva a Marib, la regina, che si emoziona e nascono molte storie da quest’arca, ma sarà stato un dono di vero amore?”

La prossima puntata Daniele Ricci ci racconterà il seguito di questa storia…

 

Copyright SICILIAREPORT.IT ©Riproduzione riservata

Clicca per una donazione

Susanna Basile
Susanna Basilehttp://www.susannabasile.it
Susanna Basile Capo Redattore Psicologa e sessuologa
Articoli correlati

Iscriviti alla newsletter

Per essere aggiornato con tutte le ultime notizie, le novità dalla Sicilia.

Le Novità di Naos

Il mensile di cultura e attualità con articoli inediti

- Advertisment -

Naos Edizioni APS

Sicilia Report TV

Ultimissime

Dona per un'informazione libera

Scannerizza QR code

Oppure vai a questo link

Eventi

Le Rubriche di SR.it

Vedi tutti gli articoli