Roma, 26 feb. – “Dieci Regioni e province autonome hanno un Rt puntuale maggiore di 1 di cui una (Basilicata) ha un Rt con il limite inferiore superiore a 1.25, compatibile con uno scenario di tipo 3. Delle altre nove, cinque hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni e province autonome hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno”. E’ quanto emerge dalla bozza del report Iss-ministero della Salute sul monitoraggio settimanale relativo alla settimana 15-21 febbraio.
Le 10 Regioni con un Rt puntuale sopra 1 sono: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Molise, Piemonte, provincia autonoma di Trento, Toscana, Umbria.
“L’età media dei casi diagnosticati è diminuita a 44 anni”. Lo precisa la bozza del report Iss-ministero della Salute sul monitoraggio settimanale dell’epidemia di Covid-19, relativo alla settimana 15-21 febbraio.
“Si osserva una chiara accelerazione nell’aumento dell’incidenza a livello nazionale rispetto alla settimana precedente (145,16 per 100.000 abitanti dal 15 al 21 febbraio 2021 vs 135,46 per 100.000 abitanti dall’8 al 14 febbraio, dati flusso Iss)”. Lo rilevano Istituto superiore di sanità (Iss) e ministero della Salute, nella bozza del report settimanale sull’andamento dell’epidemia di Covid-19 in Italia.
“L’incidenza nazionale nella settimana di monitoraggio, quindi – sottolineano gli autori – si allontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti”. In particolare, “l’incidenza settimanale supera la soglia di 250 casi per 100.000 abitanti in due Province autonome: Pa di Bolzano (539,01 per 100.000 abitanti) e Pa di Trento (309,12 per 100.000 abitanti). Quattro Regioni (Abruzzo, Emilia Romagna, Molise e Umbria) hanno una incidenza maggiore di 200 casi per 100.000 abitanti.
Rt stabile in Italia. L’indice di contagio medio calcolato sui casi sintomatici è pari a 0.99 (range 0.93-1.03), come la scorsa settimana, con un limite superiore oltre 1. E’ quanto si apprende dalla Cabina di regia, che si è riunita questa mattina. “Dieci Regioni e province autonome hanno un Rt puntuale maggiore di 1 di cui una (Basilicata) ha un Rt con il limite inferiore superiore a 1.25, compatibile con uno scenario di tipo 3. Delle altre nove, cinque hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni e province autonome hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno”. E’ quanto emerge dalla bozza del report Iss-ministero della Salute sul monitoraggio settimanale relativo alla settimana 15-21 febbraio. “L’epidemia dopo un iniziale lento peggioramento, entra questa settimana nuovamente in una fase in cui si osserva una chiara accelerazione nell’aumento dell’incidenza nazionale. Sono necessarie urgenti misure di mitigazione nazionali e puntuali interventi di mitigazione e contenimento nelle aree a maggiore diffusione per evitare un rapido sovraccarico dei servizi sanitari”. “Cinque Regioni (Abruzzo, Lombardia, Marche, Piemonte, Umbria), rispetto alla settimana precedente, hanno un livello di rischio alto secondo il DM del 30 Aprile 2020”. E’ quanto si legge nella bozza del monitoraggio settimanale di Istituto superiore di sanità (Iss) e ministero della Salute sull’andamento di Covid-19 in Italia.
“Si conferma per la quarta settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio – riferiscono gli autori del report – Sono 15 le Regioni/Province autonome con un rischio alto o moderato”. Accanto alle 5 a rischio alto, “sono 10 (vs 12 la settimana precedente) le Regioni/Pa con una classificazione di rischio moderato (di cui 5 ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e 6 (vs 8 la settimana precedente) con rischio basso”. Le 10 Regioni con un Rt puntuale sopra 1 sono: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Molise, Piemonte, provincia autonoma di Trento, Toscana, Umbria. Nell’ultima settimana di monitoraggio dell’andamento di Covid-19 in Italia “si osserva un peggioramento anche nel numero di Regioni/Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (8 Regioni/Pa vs 5 la settimana precedente)”. Lo riferisce la bozza del report di Istituto superiore di sanità (Iss) e ministero della Salute.
(Adnkronos Salute)