Palermo, 15 set. – “Non abbiamo ragione di temere che la rete ospedaliera della nostra Regione non sia in condizione di reggere all’epidemia e non possiamo permetterci di non curare chi non è malato di Covid. Non possiamo più bloccare l’attività ospedaliera e ambulatoriale come abbiamo fatto nei primi mesi dell’epidemia”. Così l’assessore alla Salute della Regione siciliana Ruggero Razza. “Abbiamo allargato la ‘Rete Covid’ a tutta la Regione, preparato il sistema ad accogliere il numero di pazienti in arrivo, con la capacità di ampliarsi in 48 ore – ha aggiunto – ma contemporaneamente abbiamo il dovere di continuare a svolgere la regolare attività. Ci sono meno di duemila persone positivi al Covid mentre sono molte di più quelle con altre patologie e che non possono essere snobbate dal sistema sanitario della Regione”.
Oggi in Sicilia i pazienti Covid ospedalizzati sono meno rispetto a quando eravamo in lockdown”. A dirlo è l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. “Nei primi mesi di epidemia il rapporto fra casi positivi/ospedalizzati era molto alto – ha aggiunto – Oggi su 1800 positivi ospedalizzati abbiamo 136 ricoverati e 16 in Terapia intensiva. Un dato che rispecchia la crescita della capacità del territorio di individuare gli asintomatici”. Il picco, ha ricordato Razza, “lo abbiamo avuto il 6 aprile con 637 pazienti ricoverati e 74 in Terapia intensiva”.
(Adnkronos)