Si terrà venerdì 17 luglio in Piazza Duomo a Mascali (CT) la presentazione del volume “Etna 1928-2018, a 90 anni dall’eruzione e dalla ricostruzione di Mascali”.
L’evento si svolgerà alla presenza del Presidente della Regione Siciliana, On. Nello Musumeci, e vedrà la partecipazione, tra gli altri, del Direttore dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (OE-INGV), Stefano Branca, e del Sindaco del Comune di Mascali, Luigi Messina.
La raccolta di saggi, realizzata con il contributo dell’INGV, della Regione Siciliana e del Comune di Mascali, ripercorre le presentazioni multidisciplinari delle conferenze organizzate nel 2018 in occasione delle celebrazioni del 90° anniversario dell’eruzione.
L’eruzione laterale dell’Etna del 1928, iniziata il 2 novembre, è stata il principale evento eruttivo del XX secolo, nonché l’unico, dal Settecento ad oggi, a causare la distruzione di un centro abitato alle pendici del vulcano siciliano. In soli diciassette giorni, infatti, una colata lavica fuoriuscita da una fessura eruttiva apertasi sul fianco nord-orientale del vulcano, a 1.200 metri di altitudine, percorse ben 9 chilometri cancellando dalle mappe topografiche l’antica città di Mascali, un tempo principale centro dell’omonima ed economicamente florida Contea soggetta al vescovo di Catania.
Nel 2018, per ricordare il 90° anniversario dell’eruzione, il Comune di Mascali, in collaborazione con la Regione Siciliana, l’Osservatorio Etneo dell’INGV, la Soprintendenza per i Beni Culturali di Catania, l’Istituto Comprensivo “Mascali” e l’Associazione Culturale “Mascali 1928”, ha voluto recuperare la memoria storica e il patrimonio immateriale di quell’evento per raggiungere un pubblico il più ampio possibile, anche attraverso attività di carattere culturale e scientifico.
Con quindici saggi curati da esperti e ricercatori, il volume “Etna 1928-2018, a 90 anni dall’eruzione e dalla ricostruzione di Mascali” si propone di conservare immutato nel tempo il ricordo e il valore di un evento naturale storico, che ha modificato per sempre il volto di quel territorio e gettando le basi per un’opera di ricostruzione che ha saputo conservare, in parte innovandoli, i tratti della Sicilia più autentica.