Caro Tricolore, ti scrivo perché ho bisogno di sentire forte il tuo abbraccio e perché i tuoi colori vivi di luce, di speranza e di libertà possano ravvivare i nostri cuori. Stiamo vivendo un tempo nel quale tutto è messo in discussione e nel quale tutto può diventare il contrario di tutto. Cerchiamo di giustificare il senso di profonda fragilità che, in ognuno di noi, si è ormai radicato illudendoci di andare avanti cancellando la nostra storia; come se il domani possa contenere tutto ciò di cui abbiamo bisogno senza ricordare ciò che eravamo ieri e quanta strada abbiamo percorso. Ma può il tempo sbiadire i tuoi colori? Cancellare la tua storia che è diventata la nostra storia? No, non può. E sai perché? Perché tu sventoli alto e fiero indicando a tutti noi la vera libertà: quella della mente, del cuore e dello spirito. In fondo caro Tricolore sei ancora giovane.
E forse sarà anche per questo che i giovani ti amano. Guidali, aiutali e orientali a guardare lontano. Là dove l’orizzonte si perde e si incontrano mare e cielo affinchè possano vivere liberi e fieri all’ombra del tuo esempio per esserne degni e ribadire la fedeltà alla tua appartenenza.
So che lo farai perché, da quando sei nato, dentro di te c’è la nostra anima che si tinge di Verde, Bianco e Rosso ogni volta che una vita si dona per un’altra vita da quando sei nato.
Ah, dimenticavo. Vorrei che tu fossi fiero di me.