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Premiati in Senato i ragazzi della terza I della “Quirino Maiorana” di Catania

“Testimoni dei diritti è un progetto che ci ha cambiato la vita. Gentili presenti, qui, nella splendida cornice del Senato d’Italia, vogliamo dirvi qualcosa d’importante: noi ragazzi ormai tendiamo ad avere e a sottovalutare tutto, mentre gli uomini e le donne che abbiamo incontrato durante la preparazione del progetto e tutti coloro che sono costretti a fuggire dalle loro terre non possiedono nulla, ma sono carichi della speranza di una vita nuova”.

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Con tutta l’emozione e la forza della loro giovane età, Giovanni Cocco e Francesca Occhino, studenti della terza I della Scuola media statale “Quirino Maiorana” di Catania hanno tenuto il loro discorso durante la premiazione in Senato per il Concorso “Testimoni dei diritti – edizione 2023” con il progetto dal titolo “Se mi accogli, costruiamo insieme per vivere come fratelli”.

 

 

Non capita tutti i giorni di poter entrare all’interno dell’Aula del Senato della Repubblica italiana. E ancora meno facilmente succede di essere chiamati a Palazzo Madama e di poter sedere sulle poltrone rosse all’età di tredici anni. Gli studenti della “Maiorana” di Catania hanno avuto questa occasione unica e, come vincitori ex aequo, lo scorso 11 dicembre sono stati premiati con il viaggio a Roma e una targa. Ma, ancor più, queste ragazze e questi ragazzi hanno vinto la possibilità di conoscere personalmente i protagonisti della vita politica italiana, i palazzi governativi, le dinamiche di una legge, le logiche di un diritto. E hanno avuto il privilegio di prendere la parola in Senato, per illustrare il lungo e articolato percorso di studio scelto insieme ad altre sette scuole vincitrici di varie parti d’Italia.

La classe ha realizzato un notevole approfondimento sulla Dichiarazione universale dei diritti umani, che proprio il 10 dicembre ha compiuto 75 anni e si è soffermata in particolare sull’articolo 14, quello che, per intenderci, si concentra sullo status di rifugiato e sul diritto d’asilo internazionale.

 

 

Un lavoro lungo durante lo scorso anno scolastico, realizzato grazie alla collaborazione del Dirigente scolastico, la dottoressa Gisella Barbagallo e coordinato dalle docenti Agata Barbagallo e Chiara Crifò, con il prezioso supporto della professoressa Nunzia Pappalardo per la parte artistica e delle docenti Raffaella Maltese e Renata Ardini, oltre ai genitori degli alunni, che hanno sostenuto tutte le fasi del lavoro con grande entusiasmo.

“Siamo partiti dallo studio della Dichiarazione universale”, spiega la professoressa Barbagallo, “per poi immergerci nell’articolo 14 e avviare una molteplicità di iniziative dirette, come le interviste on line dalla Svezia con un rifugiato somalo che ha vissuto nella nostra città, fino alla visita della Cooperativa Prospettiva e agli incontri con diverse associazioni di volontariato che si occupano dei migranti, per scoprire non solo la sostanza delle leggi nazionali e internazionali sul tema del rifugiato, ma anche la qualità dell’accoglienza ai minori non accompagnati della città di Catania e della nostra isola, terra di sbarchi e naturale approdo  di storie di disperazione.”

 

 

Il lavoro a tappe si è caratterizzato per molti momenti straordinari, tra cui l’organizzazione di una conferenza stampa, in cui i ragazzi sono diventati degli oratori specializzati nei diritti umani, insieme al Vicequestore di Catania, dottor Claudio Pucci e al giudice onorario del Tribunale dei minori, la dottoressa Elisa Maiorca; hanno curato l’allestimento di una mostra con splendidi disegni legati alla tematica, infine hanno consegnato una loro poesia sul migrante al Presidente del Tribunale dei minorenni di Catania, dottor Roberto Di Bella.

Lo scorso 11 dicembre, durante la cerimonia ufficiale di premiazione, erano presenti la Vicepresidente del Senato, Maria Domenica Castellone e la Presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, Stefania Pucciarelli.

 

PER CAMBIARE IL MONDO BISOGNA ACCOGLIERE LE STORIE

SONO UN FUGGIASCO.

SCAPPO DALLE BOMBE.

NON HO UNA FAMIGLIA.

NON HO PIU’ NULLA.

MA SONO VIVO E VOGLIO VIVERE.

ALLORA CORRO.

PER IL MIO PEZZETTO DI GIOIA.

CORRO VIA FINO A SFIANCARMI.

POI DORMO, COME MORTO.

MA MI SVEGLIO E CORRO ANCORA.

FINALMENTE VEDO IL MARE.

EUROPEO, TI PROPONGO UN ACCORDO DI PACE.

ESSO DURERA’ A LUNGO:

A TE DONO LE MIE BRACCIA E LE MIE MANI

PER I TUOI INVESTIMENTI FORTUNATI.

ACCOGLIMI.

NON TE NE FARO’ PENTIRE.

SOLO SE TU DOVESSI RIMANERE DELUSO,

DOPO DUE ANNI POTRAI CHIEDERMI DI TORNARE.

(LE BOMBE NEL FRATTEMPO AVRANNO SMESSO DI CADERE?)

 

SENATO DELLA REPUBBLICA ITALIANA – PROGETTO “TESTIMONI DEI DIRITTI” – SE MI ACCOGLI, COSTRUIAMO INSIEME PER VIVERE COME FRATELLI – PROPOSTA DI ATTUAZIONE DELL’ARTICOLO 14 DELLA DICHIARAZIONE UNIVERSALE – LA CLASSE SECONDA I DELLA S.M.S. “QUIRINO MAIORANA” DI CATANIA – ANNO SCOLASTICO 2022-2023

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