PALERMO – Nuovo passo avanti verso la programmazione dei servizi aggiuntivi, integrativi e migliorativi per gli studenti con disabilità delle scuole medie superiori della Sicilia. Sono state pubblicate, infatti, questa mattina le linee guida per l’erogazione dei servizi, in linea con quanto voluto dal governo Musumeci. A darne notizia l’assessore regionale alle Politiche sociali, Antonio Scavone.
«Dopo avere già assegnato i primi 2,5 milioni di euro, sui complessivi cinque previsti nell’ultima Finanziaria – ha affermato Scavone – adesso con l’invio delle linee guida alle ex province viene definito, di fatto, ogni passaggio propedeutico alla tempestiva programmazione dei fondi per pianificare i servizi aggiuntivi, integrativi e migliorativi».
Secondo la ripartizione, effettuata in rapporto al numero degli alunni con disabilità che frequentano gli istituti superiori dell’Isola, vi sono a disposizione 718 mila euro per la Città metropolitana di Palermo, 557 per Catania e 291 per Messina. Per quanto riguarda i Liberi consorzi dei Comuni, sono previsti 161 mila euro per Agrigento, 129 per Caltanissetta, 66 per Enna e ancora 125 mila euro per Ragusa, 246 per Siracusa e 202 per Trapani.
«I servizi aggiuntivi, integrativi e migliorativi consentiranno – aggiunge Scavone – l’effettiva partecipazione degli alunni con disabilità a tutte le attività scolastiche, ricreative e formative previste dal piano dell’offerta formativa degli istituti e anche dal piano educativo individuale. La norma interviene, infatti, per prevenire eventuali criticità e/o carenze di personale che dovessero essere segnalate dai dirigenti scolastici per l’integrazione del piano educativo individuale».
Gli interventi riguarderanno, tra gli altri, la gestione comportamentale per il mantenimento delle residue abilità e il contenimento di ansia, aggressività, iperattività, l’eventuale aiuto nell’alimentazione in situazioni specifiche, il supporto nello sviluppo delle autonomie, d’intesa con docenti ed educatori, l’aiuto nella gestione degli spazi e delle attrezzature a disposizione dell’alunno e quegli interventi di cura alla persona che non rientrano tra le competenze degli Ata.
L’altra metà dei fondi sarà trasferita a verifica quadrimestrale in relazione alla rendicontazione che orienterà l’ulteriore assegnazione delle risorse.