PALERMO – Sarà un’opportunità di confronto e di dialogo l’iniziativa organizzata dal Gruppo Operativo di Bi.Vi.Si. (Biodiversità Viticola Siciliana), progetto regionale promosso dal Consorzio Doc Sicilia per la valorizzazione di alcuni vitigni autoctoni e reliquia. Si tratta della II Giornata di Campagna, in programma martedì 5 marzo a Palermo, dedicata alla degustazione dei primi vini ottenuti nell’ambito del suddetto progetto.
Nero d’Avola, Perricone, Vitrarolo, Nocera, Lucignola, Catarratto e Grillo: queste le varietà oggetto di sperimentazione, portavoce del futuro della vitivinicoltura siciliana, e che riempiranno i calici di produttori, docenti, agronomi, enologi e giornalisti negli spazi del Vivaio Regionale Federico Paulsen. I risultati di Bi. Vi. Si. tra innovazioni, pratiche enologiche e colturali saranno al centro degli interventi del Prof. Rosario Di Lorenzo – Coordinatore Scientifico Bi.Vi.Si. – e del Prof. Onofrio Corona – Dipartimento SAAF – Università di Palermo, moderati dalla Dott.ssa Tiziana Lipari, coordinatrice del Progetto per la DOC Sicilia.
Nel corso della II Giornata di Campagna la visita guidata del Vivaio e la partecipazione di aziende che già producono da vitigni reliquia faranno da cornice dei Wine Tasting di vini fortemente identitari, in piena regola per dare un contributo a un settore strategico, in continuo divenire; due le sessioni durante le quali un team scientifico guidato dal Prof. Onofrio Corona farà degustare i biotipi A e B di sette campioni di vini bianchi e sette di rossi.
Gli approfondimenti proseguiranno poi con le parole di Maurizio Gily – Innovation Broker Bi.Vi.Si. -, protagonista di un talk interamente incentrato sul progetto, nato nel 2020, e che ancora oggi si riconferma un valido esempio di collaborazione tra pubblico e privato; le attività si concluderanno infine in compagnia del Dr. Antonio Rallo, Presidente Consorzio DOC Sicilia.
Già lo scorso ottobre, nella cittadina di Marsala (TP) si era tenuto un primo Workshop pianificato per offrire spunti di riflessione sulle procedure di valorizzazione e di ricerca, alla luce dei primissimi risultati di Bi.Vi.Si. L’iniziativa del 5 marzo rappresenta, dunque, una rinnovata occasione per guardare alle sfide dell’odierna viticoltura, ma anche per ribadire come la biodiversità viticola siciliana stia guidando innovazioni significative nel comparto.