CATANIA (ITALPRESS) – Il Tribunale di Catania non ha convalidato il trattenimento disposto dal questore di Ragusa di un migrante arrivato dall’Egitto, che a Pozzallo ha chiesto lo status di rifugiato.
In Egitto, secondo il presidente della sezione Immigrazione del Tribunale di Catania, Massimo Escher, che non ha convalidato il trattenimento, vi sono “gravi violazioni dei diritti umani, che in contrasto con il diritto europeo persistono in maniera generale e costante ed investono non solo ampie e indefinite categorie di persone… ma anche il nucleo stesso delle libertà fondamentali che connotano un ordinamento democratico e che dovrebbero costituire la cornice di riferimento in cui si inserisce la nozione di Paese di Sicuro”.
Per il giudice Escher, la normativa europea già impone al magistrato – e solo al magistrato – di verificare se e in che misura un Paese possa definirsi sicuro. Ed il nuovo decreto approvato dal governo Meloni non cambia le cose, perchè “non esime il giudice dall’obbligo di verifica della compatibilità di tale designazione con il diritto dell’Unione europe, come affermato in modo chiaro e senza riserve dalla Corte di giustizia”.
Analoghi provvedimenti avrebbero riguardato altri quattro migranti, due egiziani e due bengalesi.
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