“Lo stato di mobilitazione nazionale è previsto dal Codice di Protezione civile proprio per consentire al dipartimento di supportare l’azione della Regione siciliana e del Comune in una fase di emergenza, mettendo a disposizione tutte le risorse umane e strumentali in una fase delicata che da sole le Istituzioni locali non potrebbero affrontare. Tutto questo nell’ipotesi della necessità di dovere intervenire, ma in questo momento questa ipotesi non esiste. Tuttavia bisogna essere attenti e pronti a ogni sviluppo ed evoluzione del fenomeno eruttivo”. A dirlo è stato il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, oggi a Stromboli, accompagnato dal capo dipartimento nazionale Fabrizio Curcio, per presiedere un vertice al Centro operativo avanzato (Coa), con la partecipazione, tra gli altri, del prefetto di Messina, Cosima Di Stani, del sindaco Riccardo Gullo e dei rappresentanti delle forze dell’ordine.
Il ministro Musumeci ha sorvolato la Sciara del fuoco in elicottero. “Abbiamo notato come questa attività, che si sviluppa dal 23 giugno, seppure in fase di attenuazione, ancora persiste. Abbiamo l’obbligo di stare sempre in guardia, di immaginare sempre lo scenario peggiore e di augurarci quello migliore”.