Home Lavoro Tpl: morsi, calci e pugni, Fit Csl ‘monitoraggio parziale ma aggressioni quotidiane’

Tpl: morsi, calci e pugni, Fit Csl ‘monitoraggio parziale ma aggressioni quotidiane’

Dal 2022 il sindacato tiene traccia delle segnalazioni attraverso la propria rete

Tpl: morsi, calci e pugni, Fit Csl ‘monitoraggio parziale ma aggressioni quotidiane’

Autisti, controllori, agenti e operatori di stazione, capotreni e macchinisti, presi a calci, pugni, morsi e sputi, anche a sassate; aggrediti e minacciati con bottiglie, spranghe ed estintori. Tra infortuni vari e nasi rotti, le prognosi vanno dai 3 ai 15 giorni. A scorrere l’elenco delle aggressioni che la Fit Csl cerca di monitorare dal 2022, vengono i brividi. E si tratta di un elenco parziale perché non tutti denunciano, non sempre si relaziona, e non tutti sono iscritti a un sindacato, come spiega all’AdnKronos il segretario generale Fit Csl Salvatore Pellecchia: “Attraverso la nostra rete dal 2022 invitiamo i colleghi a segnalare quello che avviene. Abbiamo raccolto così dei dati, sicuramente parziali e inferiori a quella che è la realtà. Le aggressioni sono quotidiane, verbali e fisiche, si va da quella che finisce con lo schiaffo o lo spintone, all’aggressione che costringe l’operatore a ricorrere alle cure dei sanitari”.

 

Elenco dunque parziale, ma quella visionata dall’Adnkronos è una lunga lista di pugni e calci; di minacce da parte di aggressori armati di forbici, spranghe, coltelli, bottiglie; quando va bene di sputi e insulti, ma anche di peggio. Tanto per fare qualche esempio, nel 2022 figura l’autista della linea 380 di Palermo Amat aggredito da una persona che prima distrugge il vetro di sicurezza e poi lo prende a pugni; ad aprile un autista di Taranto dell’allora Amat resta infortunato in una sassaiola scatenata contro l’autobus; il 29 aprile un autista Ctm di Cagliari viene prima colpito in volto da una pietra, poi preso a calci da due aggressori, medicato in ospedale e dimesso con una prognosi di 7 giorni; il 18 maggio a Roma un dipendente Atac al Capolinea Ponte Mammolo è preso a bottigliate in testa; il 18 giugno un autista Amtab di Bari preso a morsi e calci al capolinea di piazzale Aldo Moro; il 27 giugno Milano un agente di stazione a San Donato Milanese si è visto assalire da cinque delinquenti riportando ferite e 15 giorni di prognosi.

 

Passando al 2023, si potrebbero citare il macchinista a cui, il 27 febbraio, hanno rotto il naso a Roma nella Metro A stazione Battistini; il 12 marzo a Milano, nella stazione di Sesto Fs, una lavoratrice è stata costretta a barricarsi nella propria cabina. Nel 2024 spiccano le aggressioni ai danni dei controllori al momento della richiesta del titolo di viaggio e quelle contro gli autisti per i ritardi del bus. Ma c’è anche chi viene aggredito per un’auto parcheggiata alla fermata dell’autobus e gli autisti picchiati dai bulli. I lunghi elenchi delle assurde violenze subite nel corso del turno di lavoro dai dipendenti Tpl non tengono conto, poi, delle aggressioni verbali, con le quali probabilmente le liste non finirebbero più. Senza contare i veri e propri assalti ai mezzi di trasporto, contro i quali vengono scagliati sassi e oggetti vari, compreso un tombino. E’ successo a Pisa ai danni dei un mezzo Autolinee Toscane: autori, un gruppo di giovani che dopo aver aggredito l’autista poi hanno anche lanciato un tombino contro il vetro del mezzo.

 

 

 

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