CATANIA – Il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Catania, il LaPoss e l’ISVI stanno ospitando dal 4 al 6 Ottobre, le conferenze di metà periodo del mandato 2017-2019 dell’ESA (European Sociological Association): “Sociology of Social Policy and Social Welfare”(ESA RN26) e “Regional Network on Southern European Societies” (ESA RN27). All’apertura la Prof. Teresa Consoli la quale coordina i lavori per conto sia del Dipartimento che dell’ESA come membro direttivo, ha presentato all’inizio della sessione di ieri la sociologa britannica Sue Scott, presidente dell’ESA; Eleni Nina-Pazarzi coordinatrice dell’RN27; la Prof.ssa Enrica Amaturo, Università di Napoli Federico II, presidente AIS con l’anticipazione puntale del sociologo Maurizio Ambrosini riguardo alle complessità dei confini presenti in Europa e soprattutto nei paesi meridionali. Oggi 5 ottobre durante la sessione plenaria in rappresentanza dell’Ateneo catanese il Prorettore, Prof. Giancarlo Magnano San Lio apre ufficialmente i lavori coadiuvato dall’intervento provocatorio (dal punto di vista sociologico) del Prof. Giuseppe Vecchio, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali.
Dall’enfasi sulla complessità dei confini nell’area mediterranea alla distinzione tra mobilità e migrazione, la selettività e differenziazione, il potere (in senso sociologico) del capitale umano in senso ampio sono alcuni dei temi discussi. Ancora si passa dal contributo della maternità nella trasmissione della povertà, oppure gli studi a Torino del Politecnico sui senza tetto, l’utilizzo, la valutazione e la possibile fruizione dei PON europei, sull’identità europea, sulla coesione sociale e la segregazione urbana.
Insomma il convegno integrato sembra essere ricchissimo di temi riguardanti studi e teorizzazioni sulla consistenza sociale e sociologica di tutti i paesi del sud Europa, tra cui Italia (in particolare la Sicilia e Lampedusa, Sardegna e tutto il Sud Italia), Grecia, Spagna, Portogallo, Turchia (studiosi esterni). Questi sono solo alcuni dei temi trattati dagli specialisti del settore, provenienti da tutto il Mondo (presenti anche studiose statunitensi) che alimenteranno e tratteranno i temi più disparati fino a domani 6 ottobre. Da sottolineare anche i vari settori sociologici che vengono interessati. Ci sono proprio tutti: dalla sociologia generale, alla sociologia del territorio, la sociologia visuale o sulla comunicazione e nuovi media, risorse umane e lavoro, valutazioni, metodologia, del diritto, sulla sessualità e big data e molte altre teorie sulla complessità sempre crescente. Un convegno di tutto rispetto, vario, articolato e fitto di argomenti interessantissimi che pongono Catania ai livelli cui dovrebbe essere naturalmente posta, come centro culturale avanzato per lo studio teorico-scientifico, questo sia per la collocazione strategica nel Mediterraneo, sia per la presenza di ottimi professionisti e studiosi del settore in ambito sociologico e non solo.