CATANIA – Il road show “Bevi Responsabilmente” arriva a Catania per presentare il progetto dedicato alla cultura del divertimento responsabile, promosso dalla F
L’iniziativa è stata presentata ieri al Palazzo della Cultura del Comune di Catania da Dario Pistorio, Presidente Fipe-Confcommercio Catania,
All’evento erano presenti, inoltre, il Prefetto di Catania, dott.ssa Maria Carmela Librizzi, il dott. Alessandro Milazzo, Primo Dirigente Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Catania, il dott. Pietro Agen, presidente Confcommercio Imprese per l’Italia Catania, il comandante Roberto Martina della Compagnia dei Ca
Associazioni, istituzioni e imprese unite per promuovere un divertimento sano e lontano dagli stereotipi della “mala movida”,all’insegna di un momento formativo e informativo che interesserà i titolari e i dipendenti delle imprese di pubblico esercizio, così come i clienti – anche giovanissimi – grazie al coinvolgimento della rete nazionale degli istituti professionali Re.Na.I.A..
Bevi responsabilmente vuole essere la risposta alla “mala movida”, fenomeno dilagante in molte piazze d’Italia e certamente favorito, soprattutto nei centri storici delle nostre città, dall’abusivismo commerciale e da una crescita incontrollata di negozi “take away” (+ 54,7% a livello nazionale tra il 2008/2019), dove non può esisterealcun controllo efficace alla vendita di alcol, anche verso le fasce più sensibili della popolazione.
Formazione degli operatori – anche, attraverso la promozione di corsi di alta specializzazione realizzati da FIPE Business School per i propri associati – diffusione di buone pratiche tra i clienti, unite a un maggiore presidio dei Pubblici
«L’obiettivo di Fipe Catania, con l’evento di oggi – afferma il presidente Pistorio – è quello di combattere l’abusivismo, diffondere la legalità ed informare i consumatori – anche i minorenni – sui rischi di natura penale, amministrativa e sanitaria, che troppo spesso mettono a repentaglio la loro salute. E riprendendo quanto asserito dal ministro Speranza al Parlamento, quando afferma che i Pubblici Esercizi hanno un ruolo fondamentale per arginare l’abusivismo, che nel periodo pandemico è aumentato, creando canali alternativi meno controllati dove soprattutto i giovanissimi e i giovani possono approvvigionare le bevande alcoliche. Sappiamo tutti che i pubblici esercizi sono il cuore della movida catanese e non solo in quanto, ormai, il fenomeno si è diffuso anche nelle varie città delle nostre province, dove si incontrano e riuniscono i giovani e giovanissimi. Abbiamo, purtroppo, assistito ad avvenimenti veramente gravi, degenerati anche con accoltellamenti.
Questi episodi hanno portato al termine di “mala movida”, dove la causa è quasi sempre stata il consumo dell’alcol. Tanti pubblici esercizi e i loro dipendenti rispettano le leggi nella somministrazione, garantendo anche la qualità del servizio, ma conosciamo purtroppo la realtà di chi, e fortunatamente sono pochissimi, non le rispetta».