CATANIA – Giornalista di successo, autore di racconti, romanzi, opere teatrali, il catanese Ercole Patti è stato uno dei più importanti scrittori siciliani che, assieme a Capuana, Verga, De Roberto e Brancati, ha posto al centro della sua ispirazione letteraria Catania e il suo territorio. A lui e alla sua opera è dedicata la pièce Diaro siciliano che l’Associazione Città Teatro propone, con il patrocinio dell’Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana, giovedì 31 dicembre alle 11 in streaming dal Museo Belliniano e da Via Crociferi sui canali digitali degli organizzatori. Lo spettacolo, diretto da Ezio Donato, vanta le musiche di Matteo Musumeci e vede protagonisti l’attrice Evelyn Famà e l’attore Riccardo Maria Tarci impegnati in un meraviglioso viaggio autobiografico dell’autore attraverso la memoria, alla riscoperta di Catania, i suoi luoghi e i suoi personaggi più illustri, da Vincenzo Bellini a Giovanni Verga, e delle case dove vissero e abitarono nel centro della città etnea.
L’adattamento teatrale è tratto da Ercole Patti – Tutte le opere a cura di Sarah Zappulla Muscarà ed Enzo Zappulla (La nave di Teseo, 2019).
«Sono stati e sono mesi difficili anche per il mondo del teatro, dello Spettacolo e della Cultura in genere che, come altri settori, hanno dovuto piegarsi all’emergenza sanitaria. Abbiamo dovuto rinunciare e stiamo rinunciando, non soltanto a una parte della nostra libertà ma anche a quella parte più bella della nostra vita che si rivolge al nostro tempo libero», dice l’assessore regionale Manlio Messina. «L’emergenza Covid – aggiunge Messina – ha cambiato le nostre abitudini e le nostre vite, ma non bisogna fermarsi e andare avanti con fiducia, coraggio e passione. Le attività teatrali tutte hanno subito uno stop ma grazie alle nuove tecnologie oggi possiamo far arrivare gli spettacoli nelle case di tutti, sappiamo che il teatro dal vivo è un’altra cosa che non può essere sostituita. Ma, con questo progetto a cui diamo il patrocinio valorizziamo i luoghi offrendo una visibilità a chi non li conosce e al contempo cerchiamo di portare avanti e sostenere le attività culturali in attesa di ricominciare come e meglio di prima».
In questo momento in cui il teatro e la cultura in genere registrano una triste battuta d’arresto a seguito della pandemia, l’Associazione Città Teatro ha voluto dare il suo segnale di resistenza. «Noi non intendiamo sostituire forme alternative di messinscena al teatro dal vivo – dice Orazio Torrisi, presidente di Città Teatro, ma nel rispetto delle norme vogliamo tornare ad abbracciare il pubblico e lo facciamo uscendo dalla sala teatrale e spostandoci nei luoghi della città più significativi che diventano scena e scenario dello spettacolo, fondendosi in un connubio con la performance artistica. Rappresentare un testo in un sito architettonico monumentale della città consente oltretutto di incrementare la visibilità dei luoghi proposti nel mercato turistico. Lo spettatore fruisce lo spettacolo e nel contempo gode della visione della località architettonica. La pandemia ci porta a muoversi in scenari nuovi e con modalità digitali. Noi accettiamo la sfida per portare cultura direttamente nelle case di tutti e soprattutto dello spettatore che vuole anche essere visitatore del luogo che offre le sue bellezze architettoniche alla scena dello spettacolo. Non vogliamo però sostituire lo spettacolo dal vivo che, con ansia, attendiamo di rimettere in scena con il pubblico in sala».