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Palermo: al Teatro Bellini, i monologhi “Sutta l’Aquila Riale”, con Stefania Blandeburgo e Pietro Massaro

PALERMO – Siamo nel 1889, al Teatro Bellini e recitando in opere con “La signora delle Camelie” a Palermo si esibisce il simbolo della femminilità moderna conosciuta sui palcoscenici di tutto il mondo.
Durata: un’ora. Disponibili i turni delle ore 19 , 21 e ore 22. Ticket intero € 10 – Ridotto CRAL, ARCI, over 65: € 8 – Ridotto bambini fino a 10 anni :€ 6
È consigliata la prenotazione con qualche giorno d’anticipo, visto il numero ridotto di posti, chiamando i numeri 329.8765958 – 320.7672134 o scrivendo una mail a eventi@terradamare.org

circa 1890: French actress Sarah Bernhardt (1844 – 1923), as ‘Theodora.’ (Photo by W. & D. Downey/Getty Images)

Circondati dalle memorie del teatro più antico di Palermo, si assisterà ai monologhi recitati a due voci “Sutta l’Aquila Riale”, con Stefania Blandeburgo e Pietro Massaro e alle visite guidate, dalla platea al palco Reale, nel racconto delle trasformazioni del sito architettonico e dei 350 anni del Teatro di piazza Bellini e la Musa Art Nouveau Sara Bernhardt.
Il racconto, che anticiperà le atmosfere della prosa, che torna sul palco più antico della città, rievocherà la memoria di Rosine Bernardt, in arte Sarah Bernhardt, detta La voix d’or (“La voce d’oro”) e La divine, simbolo della femminilità moderna, conosciuta in tutto il mondo, si esibì sul palco del Real Teatro Bellini nel 1889.
Una delle principali muse dell’estetica dell’Art Nouveau, che commissionò le sue locandine a un giovane Alphonse Mucha che grazie a lei diventò uno dei padri ispiratori, con Gustav Klimt, dello Stile Liberty. Interpretò al Teatro Bellini ruoli come La Signora delle Camelie e Fedora, parti congeniali alla sua forza scenica, al suo temperamento e all’intensità del suo volto.
Il suo ingresso nella storia della letteratura teatrale si deve anche ad altri fattori, nel contesto del dibattito di fine secolo sulla donna, la figura dell’attrice ha un ruolo ambiguo e complesso, ma personaggi femminili di questo calibro erano anche donne- impresario con compagnie proprie e controllavano tutti i dettagli delle regie, sembravano simboli della “donna nuova” e della capacità della donna di essere indipendente e di affermarsi professionalmente.

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I monologhi di “Sutta l’Aquila Riale”, sono ambientati a Palermo. Cronaca e storia si mescolano in un percorso che va dal seicento all’ottocento. Atto d’amore per la città crocevia di storie e commerci fra i più antichi del Mediterraneo, le storie raccontate dalle voci-personaggi, con una straordinaria capacità di rievocazione, consentono di rivivere i fasti della città, storie accadute e ornai dimenticate.
Tre teatri inglobati in unico spazio, tra gli abiti della sartoria teatrale Pipi e la suggestione di un luogo dalla potente forza culturale.
Appuntamento sabato 3 agosto , al Real Teatro Bellini di Palermo – piazza Bellini 7. Disponibili i turni delle ore 19 – 21 e ore 22. Visita guidata e performance teatrale. È consigliata la prenotazione con qualche giorno d’anticipo chiamando i numeri 329.8765958 – 320.7672134 o scrivendo una mail a www.terradamare.org/infoline

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