CATANIA – Lo “shot”, nel mondo anglosassone, è un preciso tipo di bicchiere, piccolo e compatto, che si utilizza per bere liquori puri, non allungati con altre sostanze; è il bicchierino che, nelle serate passate nei locali o nelle discoteche, si beve tutto d’un fiato.
E tutto d’un fiato si assiste anche allo spettacolo “Shots”, in scena al Teatro del Canovaccio da giovedì 17 a domenica 20 gennaio.
Tre storie ad alta gradazione sessuale da vivere, appunto, esattamente come tre shots, in cui l’amalgama tra sesso e ironia è l’ingrediente principale del miscuglio letterario.
Tre storie, liberamente ispirate ai racconti di Charles Bukowsi, che affrontano il rapporto uomo-donna con con l’obiettivo comune di dilatarne il perimetro sensibile, il confine tra il magma viscerale che scaturisce dall’incontro tra due esistenze e il mondo che li avvolge.
Time-Lapse, la prima delle tre storie, parla del rapporto sentimentale di un uomo e una donna i quali, proprio come dentro a un film a velocità accelerata, ripercorrono gli istanti di vita vissuta assieme in un circuito ripetitivo ma non chiuso, perchè ad ogni giro completato la ripartenza è accompagnata sempre da una piccola rinascita.
In Trentacentimetri (premio “miglior regia” al Festival Nazionale di corti teatrali “O Curt”, edizione 2018) si consuma la trasformazione di un uomo nell’oggetto sessuale della sua donna. Trasformazione intesa nel senso più letterario della parola, pur in chiave surreale, una trasformazione che è frutto di amore, sicuramente erotico, ma che sempre all’amore rimanda.
Hank&Tess racconta l’incontro tra due anime smarrite, due ultimi che si sforzano con fatica di risalire la china di quella società che li ha emarginati, relegandoli negli angoli più bui. E quando ci riescono, anche se solo per un illusorio momento, raggiungono quello stato di grazia che giustifica tutta la loro vita, la riempie di senso e dà finalmente movimento ai loro cuori, da sempre compromessi.
Libera rivisitazione dei racconti di Charles Bukowski, lo scrittore simbolo del “realismo sporco”, SHOTS aspira a compiere un viaggio senza il pregiudizio della volgarità, da consumare almeno finché dura il dramma; un’esperienza liberatoria dalla vergogna di cadere talvolta preda di sentimenti grossolani, ordinari, rozzi, per niente elevati.
Una pièce schiettamente romantica, innovativa per la sua caratteristica di aprirsi necessariamente all’ampio dominio della realtà, scritta e interpretata da Alice Sgroi e Francesco Bernava, il cui temperamento personale si compenetra sino a riflettere uno spettacolo capace di mescolare sanguigno realismo e forte carica passionale.
Lo spettacolo, per motivi tecnici, sostituisce “L’aria del continente – 2030” di Eliana Esposito.