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Partenza giro d’Italia da Palermo, scontro tra Comune e Regione

Palermo, 1 lug. – E’ scontro tra il Comune di Palermo e la Regione siciliana sulla partenza del 103esimo Giro d’Italia. In una nota, il sindaco Leoluca Orlando ha annunciato la partenza dal capoluogo siciliano il 3 ottobre e, quasi in contemporanea, in un’intervista a Palermo Today arrivava la smentita dell’assessore regionale allo Sport Manlio Messina.

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“Siamo grati agli organizzatori, a Rcs e al direttore Mauro Vegni per la scelta di Palermo come città di partenza del Giro d’Italia 2020 di ciclismo – ha detto il sindaco – E’ un riconoscimento e allo stesso tempo un’opportunità per la nostra città. La tappa inaugurale è sempre un momento importante e significativo e siamo certi che Palermo e i palermitani accoglieranno gli atleti, le squadre e i tanti che seguiranno il Giro con il calore e la passione che questa manifestazione merita”. Immediata la replica della Regione. “Siamo ancora in fase di valutazione – ha detto l’assessore Messina – ma al 99% il Giro d’Italia non partirà da Palermo. E’ la Regione che stabilisce il piano territoriale e che finanzia la corsa. Io non ho ancora deciso da dove partirà la corsa. Perché Orlando non mi ha chiamato? Non capisco come abbia potuto affermare una cosa del genere, quando ancora non è stato deciso proprio niente”.

A stretto giro di boa arrivano anche le spiegazioni dell’assessore regionale allo Sport Manlio Messina. “Nessuna polemica con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e nessuno scontro – dice – L’ipotesi di Palermo, per la partenza del Giro d’Italia era appunto soltanto una ipotesi, ma siccome una delle tappe, quella che da Monreale porta ad Agrigento, passerà proprio dalla città di Palermo, abbiamo deciso di dare visibilità anche ad un altro territorio siciliano”.

“Voglio essere chiaro – aggiunge – non esiste alcun ‘giallo’ sulla 103/ma edizione del Giro d’Italia, che partirà il prossimo 3 ottobre, voluto fortemente dal governo Musumeci e che è finanziato dalla Regione Siciliana che ne stabilisce il piano territoriale assieme all’organizzazione. Ora stiamo valutando tre ipotesi, per cui siamo in stretto contatto con Rcs per l’esito delle valutazioni tecniche dei tre percorsi. Una volta che avremo l’esito decideremo su quale sarà lascelta migliore, in base al territorio e anche all’individuazione di una città-simbolo della Sicilia. Daremo comunicazioni nei prossimi giorni, del resto la Sicilia è tutta bella, quindi non abbiamo che l’imbarazzo della scelta e poi il ciclismo è uno degli sport nazionali e il Giro d’Italia ha appassionati ovunque”.
(Adnkronos)

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