È il catanese Luigi Cardaci del Cus Catania Scherma, il più giovane campione italiano di spada under 14. Ha vinto il titolo nella categoria maschietti al Gran Premio Giovanissimi di Riccione. È il primo podio conquistato nella manifestazione nazionale che arriva nell’ultimo giorno della competizione che chiude di fatto, la stagione agonistica 2023/2024.
Il piccolo Carcaci, allenato dal tecnico federale Matteo Scamarda ha conquistato il tricolore nella cat. maschietti spada, su 209 partecipanti provenienti da tutta Italia, con la prima fase con eliminazione diretta per 160 atleti.
Lo schermidore cusino ha chiuso ventunesimo nei gironi, ma la vera differenza l’ha fatta nelle varie eliminazioni dirette vincendo in modo convincente, fino alla finale vinta con il punteggio di 1-0 con Leonardo Le Grand del club Uisp Scherma Orvieto.
Nel medagliere del Gran Premio Giovanissimi Renzo Nostini, è l’unico oro conquistato dalla Sicilia.
Ha vinto mettendo a segno la stoccata decisiva nel minuto supplementare. Finito il tempo regolare sul risultato di parità, con nessun affondo messo da entrambe le parti, l’arbitro ha assegnato la priorità che, a sorte, ha favorito l’avversario. In quell’ultimo minuto a disposizione lo spadista catanese doveva creare necessariamente l’azione altrimenti la vittoria sarebbe andata di diritto a Leonardo Le Grand. Ma il cusino Luigi Cardaci, a 33 secondi dalla conclusione, chiude l’assalto sulla rimessa di Le Grand: a nulla è bastata la sua parata, perché la risposta di Cardaci, classe 2013, è stata vincente.
Una bellissima giornata per il piccolo Luigi che non credeva ai suoi occhi. Oltre allo scudetto di campione italiano, ha conquistato anche il diritto a partecipare a un allenamento con la nazionale assoluti di spada. A fine gara è stato premiato anche il maestro Matteo Scamarda, sulla scia di quanto accaduto nel maggio di due anni fa quando il Cus Catania portò a casa ben due titoli nazionali.
“Sono felice – ha detto Luigi Cardaci a fine gara – non credo ai miei occhi. Dedico questa vittoria al mio maestro Matteo che mi segue in sala”. Era troppo emozionato per dire altro. Se non che: “è tutto bellissimo: le luci, la pedana, le telecamere che inquadravano la gara… sembrava di essere alle Olimpiadi!”
“La nostra forza è il nostro gruppo – ha dichiarato il tecnico Scamarda –. Tutti i ragazzi della sua categoria, ma in generale della sala, sono uniti, sono amici, avversari per un certo senso, ma soprattutto compagni di squadra. Considerando che questo è uno sport individuale è una bella dimostrazione di unità”.