Sabato 19 agosto, alla Corte di Palazzo Recupero Cutore ad Aci Bonaccorsi, Mario Incudine, accompagnato da Antonio Vasta, è protagonista dello spettacolo di Costanza DiQuattro, diretto da Pino Strabioli sulla canzone d’autore negli anni 1918-1940
L’Italia canticchiò vent’anni Giovinezza ma all’alba del ‘45 tuonò convinta Bella ciao. Con lo spettacolo Parlami d’amore va in scena non soltanto uno spaccato di storia della musica italiana ma soprattutto uno spaccato di “storia patria”. Parlami d’amore di Costanza DiQuattro, per la regia di Pino Strabioli vede protagonista il cantattore Mario Incudine che, accompagnato da Antonio Vasta al pianoforte e alla fisarmonica porta gli spettatori dentro questo viaggio fatto di musica e parole, di tenerezza e di ironia, di amarcord e di aneddoti che raccontano un pezzo della nostra storia. Lo spettacolo – produzione Centro Teatrale Bresciano in collaborazione con ASC Production, Teatro Donnafugata – va in scena sabato 19 agosto, alle ore 21, alla Corte di Palazzo Recupero Cutore ad Aci Bonaccorsi nell’ambito della rassegna Teatro in Corte, organizzata dall’Associazione Città Teatro.
Tra il 1918 e il 1940 la produzione musicale italiana ebbe una straordinaria evoluzione. La nascita della radio, che divenne un mezzo straordinario della propaganda, contribuì anche ad ampliare il pubblico degli ascoltatori e a diffondere sensibilmente la musica all’interno delle case italiane rendendola un “affare” comune e condiviso. Se da un lato si ramificava la musica fomentata dal fascismo, megafono di sentimenti patriottici, famigliari e lacrimosi, dall’altro si diffondeva, in rotta con le direttive dittatoriali, una musica d’oltreoceano, brillante e ironica. Sottobanco, come bische clandestine, nascevano lo swing e il jazz che ben presto entrarono a far parte di una realtà italiana che remava controcorrente attraverso la musica.
Sotto la Guida di Pino Strabioli, artista da sempre sensibile al teatro canzone, la verve e la capacità istrionica di Mario Incudine è al servizio di uno spettacolo che vuole essere anche un omaggio alla canzone d’autore di quegli anni, un repertorio poco battuto, ma ricco di fascino e di bellezza, con testi modernissimi, melodie indimenticabili e armonie ardite. Un “materiale” da riportare a galla e da incorniciare.
Info 095530153
Prezzo biglietto 15 euro