Questa sera si recita a soggetto è un capolavoro della letteratura teatrale mondiale – forse il primo contemporaneo – non ancora del tutto esplorato. L’attore Miko Magistro, grande interprete dei ruoli del repertorio pirandelliano, è il protagonista di questa messinscena che l’Associazione Città Teatro, nell’ottica di un legame imprescindibile tra tradizione e contemporaneità, ha affidato al regista Nicola Alberto Orofino il quale ne dà una rilettura innovativa senza tradire la preziosità del testo originale.
Lo spettacolo, che debutta giovedì 4 aprile (ore 21) al Piccolo Teatro della Città, sarà in scena fino al 13 aprile. In scena un ricchissimo cast che, oltre al protagonista Miko Magistro nei panni del Dottor Hinkfuss, annovera: Egle Doria, Barbara Gallo, Giovanni Arezzo, Luca Fiorino, Lucia Portale, Anita Indigeno, Eleonora Sicurella, Giorgia Faraone, Daniele Bruno, Luigi Nicotra, Vincenzo Ricca, Alberto Abbadessa, Alessandro Chiaramonte e Amedeo Amoroso, Grazia Cassetti, Chiara Di Gregorio, Carmelo Incardona, Iris Concetta Lombardo (e le piccole Arianna Garaffa, Marina Doria). Scene e costumi sono di Vincenzo La Mendola, le rielaborazioni musicali e soundtrack live a cura di Giorgia Faraone. Una compagnia di attori diretti dal dottor Hinkfuss deve rappresentare la novella di Pirandello Leonora, addio!, recitando a soggetto ovvero improvvisando. In piedi sul palcoscenico, il regista pronuncia un vero e proprio discorso della Corona…
«Le premesse ci sono tutte per una Grande Guerra fra attori (un cast che amo alla follia… e come capocomico il grande Miko Magistro, attore praticamente perfetto) – dice il regista Nicola Alberto Orofino – . Il tema del contrasto fra attori e regista, testimonia il passaggio dal teatro dell’attore al teatro di regia. Le proteste degli attori porteranno alla cacciata di Hinkfuss, guida tirannica all’espressività e alla verità dell’attore. Solo allora il dramma potrà procedere senza problematiche, quando gli attori potranno recitare liberamente, diventando finalmente personaggi».
Nel ruolo del regista, un beniamino del pubblico come Miko Magistro che sottolinea le sfide di questo testo. «Si tratta di un testo particolare e difficile. Da allievo del Teatro Stabile, a 21 anni, interpretai uno dei ragazzi e ora mi lusinga essere nei panni di un personaggio affidato da sempre a grandi del teatro. Mano a mano che ci si addentra nel testo ci si rende conto di quanto, sebbene si basi sull’idea dell’improvvisazione, il genio pirandelliano abbia costruito una trama ben definita e nulla sia affidata al caso. Tutto sembra incredibile in questo lavoro, persino la descrizione dell’arte che Hinkfuss declama all’inizio, pur sembrando priva di obiettivo, alla fine lascia rapiti e disarmati. Mi piace pensare a quanto fu innovativo, quasi cento anni fa, questo testo con cui Pirandello infranse tanti schemi un po’ come Lucio Fontana fece anni dopo, eliminando il colore e squarciando una tela. Ecco, nella grandezza di questo testo, sarà interessante vedere il lavoro di un regista che considero tra i più geniali del panorama teatrale».
Il critico Patroni Griffi definì questo testo “il più alto gioco al massacro col teatro che Pirandello abbia concepito”. «Se è vero che Questa sera si recita a soggetto – sottolinea, ancora Orofino – è un grande studio di regia e sulla regia, uno spaccato di tentata rappresentazione che coinvolge tutte le tipologie teatrali è soprattutto l’assenza della commedia che stupisce. Scrivere una commedia che non si scrive, raccontare una storia che non si racconta, rappresentare delle scene che non si rappresentano, eppure trovarcisi dentro e nel bel mezzo ritrovarsi fuori, spiazzati, vedendosi crollare intorno tutto quanto s’era costruito… ebbene ancora oggi ci troviamo di fronte a un capolavoro che il tempo non è riuscito (e non riuscirà) ad appannare».
«Il risultato – conclude – è una pièce in cui una profonda rottura delle convenzioni teatrali porta a un’incredibile dinamicità dell’azione particolarmente inusitata per quei tempi. Anche il linguaggio sperimenta attraverso una continua destrutturazione: le frasi si frantumano, il periodo inciampa, la sintassi esplode. Una metafora di quella crisi economica e sociale che fece a pezzi il mondo a partire dal finire degli anni venti del ‘900. Un universo sociale, economico e linguistico prossimo al disastro, alla tragedia. Un contesto forse del tutto comparabile ai tempi che stiamo vivendo».
QUESTA SERA SI RECITA A SOGGETTO
di Luigi Pirandello
regia Nicola Alberto Orofino
scene e costumi Vincenzo La Mendola
rielaborazioni musicali e soundtrack live Giorgia Faraone
assistente alla regia Gabriella Caltabiano
luci Simone Raimondo
Personaggi e interpreti
Il Dottor Hinkfuss Miko Magistro
Rico Verri – Il Primo Attore Giovanni Arezzo
Ignazia – L’attrice Caratterista Barbara Gallo
Sampognetta – Il Vecchio Attore Brillante Luca Fiorino
Mommina – La Prima Attrice Egle Doria
Totina Lucia Portale
Dorina Anita Indigeno
Nene’ Eleonora Sicurella
Sarelli Vincenzo Ricca
Pomarici Daniele Bruno
Nardi – Il Terzo Ufficiale Alberto Abbadessa
Mangini Luigi Nicotra
Pometti Alessandro Chiaramonte
La Chanteuse Giorgia Faraone
Avventore 1 Luigi Nicotra
Avventore 2 Alessandro Chiaramonte
Carmelo Carmelo Incardona
Amedeo Amedeo Amoroso
Grazia Grazia Cassetti
Chiara Chiara Di Gregorio
Iris Iris Concetta Lombardo
Piccolo Teatro della Città
Repliche
giovedì 4 aprile, ore 21
venerdì 5 aprile, ore 21
sabato 6 aprile, ore 17:30
domenica 7 aprile, ore 17:30
giovedì 11 aprile, ore 17:30
venerdì 12 aprile, ore 17:30
sabato 13 aprile, ore 21
Info 095530153
Biglietto 22 euro