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Distretto Agrumi di Sicilia: Argentati riconfermata presidente, nel CdA una docente Di3A

La Presidente: “Etica di comunità, connessione fra imprese e ricerca scientifica, salute dei consumatori e rispetto del territorio saranno gli obiettivi del nuovo corso”

CATANIA – Riconfermata per acclamazione dall’assemblea dei soci del Distretto Agrumi di Sicilia, Federica Argentati resta alla guida del consorzio che riunisce numerose imprese della filiera agrumicola dell’isola, principale regione agrumetata d’Italia.
La riconferma è avvenuta nei giorni scorsi, al termine di una partecipata assemblea dei soci che al culmine di mesi di dialettiche e confronti fra i soci e la stessa Argentati sul presente e sul futuro della filiera siciliana degli agrumi, ha visto il contestuale rinnovo del Consiglio di Amministrazione, chiamato a supportare i processi decisionali del Distretto per il prossimo triennio.

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La nuova compagine della governance – condivisa con la base sociale e con il CdA uscente – ha convinto la Argentati a confermare la propria disponibilità al vertice del Distretto nonostante nei mesi scorsi la dirigente, agronomo ed esperta di cooperazione, avesse annunciato la volontà di non ricandidarsi. L’assemblea di fine giugno, infatti, nel corso della quale i soci avevano espresso incondizionato apprezzamento nei confronti del lavoro svolto dalla presidente, si era conclusa con la decisione di rinviare le procedure a fine ottobre. Preso atto della decisione della Argentati, i soci avevano chiesto tempo per darsi un periodo di necessaria dialettica e confronto con l’obiettivo di trovare una convergenza sulla futura governance e sulla figura del nuovo presidente.

Concepito nell’ottica della turnazione di soci e partner, il nuovo Cda del Distretto Agrumi di Sicilia si presenta come un mosaico di ruoli e competenze che saranno determinanti per il futuro della filiera agrumicola siciliana, soprattutto in questa delicata fase dell’economia globale post-covid all’insegna della transizione ecologica.

La presidente Federica Argentati: “Continuiamo nel segno della discontinuità introducendo alcuni temi come la questione dell’etica di comunità, una maggiore connessione fra imprese e ricerca scientifica e la difesa fitosanitaria. E lo facciamo con una squadra condivisa con la base sociale e selezionata come in passato secondo principi di inclusione, competenza e trasparenza. Con questi presupposti, resto a supportare la filiera agrumicola siciliana, continuando il percorso iniziato. Tre i primi obiettivi cui puntiamo con progetti finanziati e in parte già operativi: un regolamento etico per le imprese, perché siano sempre più consapevoli della loro responsabilità sociale; la salute dei consumatori e, soprattutto, il rispetto del territorio e dell’ambiente, un impegno, quest’ultimo che richiederà determinazione e coraggio e che, alla luce dei cambiamenti climatici e delle drammatiche ripercussioni in agricoltura – vedi gli ingenti danni dell’ultima alluvione fra Catania e Siracusa – non è più procrastinabile”.

Fra le new entry della compagine 2021 del Cda del Distretto figurano, fra gli altri, il mondo scientifico con Alessandra Gentile (docente di Arboricoltura al Di3A dell’Università di Catania), entra Confagricoltura con il produttore etneo di arancia rossa Igp Giosuè Arcoria (presidente della sezione agrumicola nazionale della confederazione) e, fra i Consorzi, è il turno del Limone Interdonato di Messina, con il presidente Gianantonio Caminiti; il settore delle imprese vedrà la presenza di Salvatore Torrisi, l’inventore delle spremiagrumi automatiche che hanno fatto conoscere il succo istantaneo di arance siciliane in giro per il mondo (contribuendo a divulgare sane abitudini alimentari); infine una produttrice, Francesca Valenziani, alla guida con la sua famiglia di un’azienda agricola e agrituristica votata al bio.

Completano l’assetto del nuovo organo decisionale del Distretto i presidenti dei Consorzi di tutela: Giuseppe Pasciuta (Arancia di Ribera DOP, riconfermato vicepresidente del Distretto); Renato Maugeri (associazione Limone dell’Etna Igp, in predicato di diventare Consorzio); Alessandra Campisi (Limone di Siracusa IGP); le produzioni biologiche sono rappresentate da Francesco Ancona (presidente Aiab Catania); fra le organizzazioni di categoria confermato Placido Manganaro, imprenditore, presidente Fruitimprese Sicilia e Consigliere CdA del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP. Infine dal mondo della produzione aggregata figurano Giuseppe Di Silvestro, presidente OP Rossa di Sicilia e CIA Sicilia Orientale nonché membro dei CdA del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP e di Italia Ortofrutta; e infine Ivan Mazzamuto, alla guida della coop La Normanna e riferimento Confcooperative Sicilia.

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