PALERMO – Una nuova tariffa per il servizio dei treni regionali nell’area urbana di Messina. A proporla a Trenitalia è il governo Musumeci. Si tratta di una iniziativa propedeutica al progetto di un biglietto integrato con gli altri mezzi di trasporto pubblico attivi nella città dello Stretto. A essere interessate sono le undici stazioni che dalla zona sud vanno verso il centro: Giampilieri, San Paolo, Ponte Schiavo, Santo Stefano, Galati, Mili Marina, Tremestieri, Contesse, Fiumara, Gazzi e Messina centrale. I costi sono i seguenti: biglietto di corsa semplice, 1,50 euro; abbonamento settimanale, 10 euro; mensile, 35 euro; annuale 350 euro.
«Vogliamo sempre di più – sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci – incoraggiare i passeggeri a utilizzare i mezzi pubblici, anche per decongestionare il traffico nei grandi centri. Si tratta di un primo importante passo per andare velocemente verso un’integrazione tariffaria complessiva, avvicinando Messina alle altre città metropolitane dell’Isola».
Già nello scorso dicembre, il governo regionale ha deliberato l’introduzione sperimentale di titoli di viaggio integrati che consentano l’accesso a tutti i treni regionali e ai servizi bus e tram gestiti dall’Atm, l’Azienda municipalizzata dei trasporti messinese. Per finanziare questa iniziativa è stata destinata dalla Regione una parte (centomila euro) delle penali applicate a Trenitalia per il mancato rispetto del Contratto di servizio per il trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale locale 2017/2026.
«L’obiettivo – aggiunge l’assessore regionale ai Trasporti Marco Falcone – è di avviare l’integrazione tariffaria fra treni e bus, molto attesa dai cittadini, entro il prossimo mese di marzo, partendo da un biglietto di due euro per una corsa in treno e 100 minuti di bus. Abbiamo lavorato su questa soluzione assieme a Trenitalia e al Comune di Messina, attraverso peraltro un decisivo contributo finanziario, per rilanciare la metroferrovia peloritana e metterla in sinergia con i bus attraverso orari e corse ben calibrate. Stiamo anche destinando delle risorse su alcuni interventi di riqualificazione delle stazioni. Siamo convinti che, garantendo servizi efficienti e convenienti dopo anni di sistemi non comunicanti, l’utenza risponderà al meglio, innescando un virtuoso processo di rafforzamento della mobilità pubblica a Messina e di abbattimento dei volumi di traffico».