Roma, 12 gen. (Labitalia) – “Il settore del turismo è nuovamente in ginocchio dopo la boccata d’aria estiva. La diffusione dei contagi delle ultime settimane si è abbattuta come una scure sul mondo dei viaggi. Gli alberghi e l’intero sistema ricettivo sono stati immediatamente travolti da un’ondata di cancellazioni, ma la cosa più preoccupante è stata, e continua ad essere, la stagnazione delle nuove prenotazioni”. E’ l’allarme lanciato dal presidente di Federalberghi Palermo, Nicola Farruggio, secondo il quale si tratta di “uno scenario allarmante che impotenti siamo costretti nuovamente a subire”. Le misure restrittive imposte dal Governo per l’associazione degli albergatori fanno “senza alcun dubbio da deterrente al turismo straniero”, mentre la situazione crescente dei contagi in Italia ha difatto bloccato anche il movimento nazionale. Sono soprattutto le città d’arte quelle che hanno risentito maggiormente il colpo e “questo già prima delle festività”.
“A partire dalle prime notizie della diffusione della variante Omicron- spiega Farruggio – il termometro delle prenotazioni ha cominciato una discesa che certamente non prevedevamo. Per di più numerose compagnie hanno soppresso varie tratte, cosa che per la Sicilia diventa di importanza vitale. E chiaro che ormai si può parlare di sola sopravvivenza per un settore che ha già subito tanto e sta continuando a subire più di altri”. Molti alberghi hanno dovuto richiudere per mancanza di prenotazioni e il processo dei licenziamenti in diverse strutture da gennaio è inevitabilmente partito.
“In uno scenario preoccupante attendiamo urgentemente misure di sostegno realmente adeguate – continua Farruggio – per poter affrontare una situazione che pensavamo di esserci lasciata alle spalle. Le elemosine che il settore ricettivo ha ricevuto fino adesso non sono più accettabili. Con il mercato extraeuropeo praticamente mai partito e quello europeo nuovamente bloccato, diventa difficile immaginare di poter resistere ancora per molto”. “Gli indebitamenti ai quali gli imprenditori alberghieri hanno dovuto fare ricorso dall’inizio della pandemia ad oggi sono diventati sempre più onerosi ed è impensabile che l’appesantimento economico non faccia risentire i suoi effetti prima o dopo”, spiegano da Federalberghi Palermo. “Il nostro appello va al governo nazionale quanto a quello regionale perché si intervenga con misure specifiche che non permettano le chiusure delle nostre attività, così come la carneficina dei nostri lavoratori”, conclude Farruggio.