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Le Vie dei Tesori a Catania secondo weekend, il 12 e 13 ottobre

Ultima passeggiata nella Catania Liberty e Decò. Nel sito archeologico di Santa Venera, i bambini modellano la creta come gli antichi

Catania - Biblioteche riunite Civica e Ursino Recupero

CATANIA – Perdersi tra 290 mila volumi, incunaboli, codici miniati ed erbari secchi che nei secoli i monaci hanno raccolto e conservato con amore: quando nel 1866 le biblioteche dei conventi e gli archivi delle chiese passarono allo Stato, si rischiò di perdere un patrimonio immenso. Che invece si scopre nelle biblioteche Ursino Recupero, uno dei siti inediti che quest’anno apre le porte per Le Vie dei Tesori. Se invece si vuole scoprire come si viveva un tempo, e quali erano gli attrezzi da lavoro, si deve raggiungere il Museo etnoantropologico Panascia, nato dalla passione di un privato, Arturo Panascia che ha raccolto migliaia di oggetti che un tempo avevano una funzione e oggi sono dimenticati. Uno spirito simile ha animato anche due professori universitari Renato D’Amico e Anna Calderone, e il loro figlio Giovanni Andrea: dalla ricerca del “bello” è nata la loro Fondazione Kalos, collezione di antiquariato e di “piccole cose di buon gusto”, da 46 strumenti musicali (aerofoni, cordofoni, elettrofoni, idiofoni) alle cartoline illustrate a soggetto solo femminile, ai 135 orologi meccanici e antiche sveglie e così via di questo passo. Altro giro, altra collezione privata: stavolta si tratta di finimenti e di carrozze: siamo al MUSCA, una piccola raccolta nel cuore della città, nata nell’Istituto per l’Incremento ippico che ha raccolto l’eredità del Regio Deposito Stalloni creato nel 1884 dall’allora Ministero della guerra per preservare la razza dei purosangue.

 

Siamo al secondo weekend delle Vie dei Tesori a Catania: lo scorso sabato oltre 700 visitatori sono entrati nell’anfiteatro “nero”, e la metà ha preferito una visione inedita in notturna. Un’invasione pacifica che continuerà anche questo fine settimana e fino al 3 novembre, al fianco della “collega” Palermo. Ma tutto il programma del festival è una continua scoperta: venti siti, molte esperienze, anche nella vicina Acireale. Le Vie dei Tesori è in corso nei prossimi due weekend anche a Marsala, RagusaScicli, Noto, Carini e Sciacca. Il festival è stato confermato nel calendario biennale degli eventi di grande richiamo turistico della Regione Siciliana. Con Unicredit come main sponsor e l’USR (Ufficio Scolastico Regionale) che collabora alla formazione degli studenti. Con Terre dei Tesori si può andare per cantine, vigneti, frantoi, caseifici, vivai, in collaborazione con l’Assessorato regionale all’Agricoltura.

 

 

PER PARTECIPARE a Le Vie dei Tesori basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul www.leviedeitesori.it o negli infopoint durante il Festival in ogni città. Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, da 10 euro per 4 visite e da 3 euro per un singolo ingresso. Per le esperienze, i coupon sono di valore variabile; per le passeggiate, un coupon da 8 euro. Consigliata la prenotazione su www.leviedeitesori.com. A chi prenoterà verrà inviata per mail un codice QR da mostrare all’ingresso dei luoghi sul proprio smartphone o stampato. In alternativa, ci si può presentare direttamente all’ingresso dei luoghi mostrando  la pagina con il codice QR ricevuta via mail al momento dell’acquisto, ma si entrerà solo se ci sono posti disponibili. I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più visitatori, anche simultaneamente e in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore. Per chi è sprovvisto del coupon “multiplo” saranno disponibili nei luoghi solo ticket da 3 euro. Le scuole o i gruppi possono scrivere a info@leviedeitesori.it

 

 

 

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