Vincent Van Gogh è tra gli artisti più conosciuti e ammirati in tutto il mondo. Nato in Olanda nel 1853, è morto a 37 anni a Auvers sur Oise, in Francia, il 29 luglio del 1890, la sua carriera artistica è stata prolifica, seppur durata, concretamente, solo una decina d’anni.
In una delle tante lettere inviate al fratello Theo scrive: “Per il mio lavoro rischio la vita e la mia ragione è quasi naufragata”, la sintesi di una personalità complessa, ignorato dai suoi contemporanei, che ha dato vita ad una pittura evocativa ed energica, negando il disegno per dare forza al colore e alla vita. La sua poetica, la sua dolcezza, il suo amore per ogni soggetto, come il celebre mandorlo in fiore, non smette di incantarci e di omaggiare la forza della natura, in un’inesauribile preghiera di bellezza.
In una delle tante lettere inviate al fratello Theo scrive: “Per il mio lavoro rischio la vita e la mia ragione è quasi naufragata”, la sintesi di una personalità complessa, ignorato dai suoi contemporanei, che ha dato vita ad una pittura evocativa ed energica, negando il disegno per dare forza al colore e alla vita. La sua poetica, la sua dolcezza, il suo amore per ogni soggetto, come il celebre mandorlo in fiore, non smette di incantarci e di omaggiare la forza della natura, in un’inesauribile preghiera di bellezza.
Nelle varie sale della mostra multimediale si narrerà la sua vita, il fervore mistico, l’incontro con gli impressionisti, gli scontri con Gauguin ad Arles, i colori energici del nord della Francia, i ritratti tormentati, di un genio visionario che ha lasciato opere destinate a renderlo immortale, opere uniche e di immenso valore per la storia dell’arte, anche a 130 anni dalla morte.
Inoltre, nell’ultima sala, in onore di Dante Alighieri, i visitatori potranno vivere un’esperienza immersiva, con simulatore della realtà virtuale, che riprende l’inferno del celebre poeta (continua dopo il modulo di contatto)
“Dante incontra Van Gogh”, esperienza immersiva ideata in occasione dei 700 anni dalla morte del Sommo poeta
Sabato 20 novembre 2021 dalle 18. Turni disponibili: ore 18 – 19 – 20 – 21
Palazzo Bonocore, Piazza Pretoria 2, Palermo
Ticket: €12. Acquisto saltafila e/o prenotazione obbligatoria:
✆ 320.7672134 – 347.8948459 eventi@terradamare.org – www.terradamare.org/infoline
Ticket: €12. Acquisto saltafila e/o prenotazione obbligatoria:
✆ 320.7672134 – 347.8948459 eventi@terradamare.org – www.terradamare.org/infoline
PALAZZO BONOCORE
Palazzo Bonocore (XVI sec.) si affaccia tra la monumentale fontana Pretoria, la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria e Palazzo delle Nel corso dei secoli, i proprietari del palazzo sono stati numerosi.
Le prime testimonianze risalgono al 1547 quando Giovanni Lo Valvo decise di venderlo a Francesco Di Carlo.
Tra la seconda metà del XVI sec. e il primo ventennio del XVII, il palazzo apparteneva a Stefano Conte e suo figlio Francesco. Da quel momento, i piani dello stabile verranno divisi tra vari e illustri proprietari.
Nel 1716 Francesco Gastone, Presidente del Tribunale di Palermo riuscì ad acquistare l’intera struttura. Durante questo periodo, il palazzo subì un grande, che lo rese una delle più austere dimore aristocratiche di Palermo, descritta da P. La Placa come “un palagio dalle vistose forme di un teatro”. Divenuto dimora patrizia, il palazzo acquisì notorietà per merito delle nozze tra la figlia di Francesco Gastone Margherita e Francesco Antonio Lo Faso IV, Duca di Serradifalco, nominati eredi, nel 1740, di tutto l’edificio.
Palazzo Bonocore (XVI sec.) si affaccia tra la monumentale fontana Pretoria, la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria e Palazzo delle Nel corso dei secoli, i proprietari del palazzo sono stati numerosi.
Le prime testimonianze risalgono al 1547 quando Giovanni Lo Valvo decise di venderlo a Francesco Di Carlo.
Tra la seconda metà del XVI sec. e il primo ventennio del XVII, il palazzo apparteneva a Stefano Conte e suo figlio Francesco. Da quel momento, i piani dello stabile verranno divisi tra vari e illustri proprietari.
Nel 1716 Francesco Gastone, Presidente del Tribunale di Palermo riuscì ad acquistare l’intera struttura. Durante questo periodo, il palazzo subì un grande, che lo rese una delle più austere dimore aristocratiche di Palermo, descritta da P. La Placa come “un palagio dalle vistose forme di un teatro”. Divenuto dimora patrizia, il palazzo acquisì notorietà per merito delle nozze tra la figlia di Francesco Gastone Margherita e Francesco Antonio Lo Faso IV, Duca di Serradifalco, nominati eredi, nel 1740, di tutto l’edificio.
La cura artistica del palazzo fu affidata a Domenico Lo Faso architetto, letterato e membro nel 1827 delle Commissioni di Antichità e Belle Arti di Palermo, che realizzò la facciata in stile neoclassico, progettata tra 1810 e il 1843, le cui linee riprendono lo stile del Teatro alla Scala di Milano.
Nel 1875 Giulietta, l’ultima erede dei Lo Faso, vende il suo palazzo al ricco banchiere palermitano Salvatore Bonocore (Buonocore). Durante la proprietà dei Buonocore (1875-1912) lo stabile fu sottoposto a ulteriori interventi di restauro che interessarono proprio la facciata neoclassica precedentemente progettata dai Lo Faso. Dal 1912 il palazzo fu sudiviso fra diversi proprietari: il piano nobile a Giovanna Giacalone, erede Bonocore, alla Curia Arcivescovile di Palermo di cui tutt’ora ne è proprietaria e concesso, infine, all’Associazione I World che adibisce il maestoso e affrescato piano nobile a mostre ed eventi culturali
Nel 1875 Giulietta, l’ultima erede dei Lo Faso, vende il suo palazzo al ricco banchiere palermitano Salvatore Bonocore (Buonocore). Durante la proprietà dei Buonocore (1875-1912) lo stabile fu sottoposto a ulteriori interventi di restauro che interessarono proprio la facciata neoclassica precedentemente progettata dai Lo Faso. Dal 1912 il palazzo fu sudiviso fra diversi proprietari: il piano nobile a Giovanna Giacalone, erede Bonocore, alla Curia Arcivescovile di Palermo di cui tutt’ora ne è proprietaria e concesso, infine, all’Associazione I World che adibisce il maestoso e affrescato piano nobile a mostre ed eventi culturali