CATANIA – Ha preso avvio ufficialmente il progetto “European UNIversity for Customized Education” (EUNICE) che vede tra i partecipanti l’Università di Catania.
Un progetto – selezionato e finanziato dal programma Erasmus+ – che permetterà l’attivazione di azioni mirate a facilitare l’inserimento degli studenti e delle studentesse nel mondo del lavoro e incentivare la loro proiezione internazionale.
In questo contesto l’Ateneo di Catania, che entra così a far parte delle nuove 24 “European Universities”, alleanze transnazionali di istituti di istruzione superiore di tutta l’Ue che si uniscono a beneficio di studenti, docenti, enti pubblici e imprese, guiderà il gruppo di lavoro su “Training, Research & Development for Industry-oriented problems”.
Un gruppo di lavoro finalizzato alla formazione di una nuova generazione di europei creativi in grado di collaborare trasversalmente per affrontare le grandi sfide sociali e la richiesta di competenze che attendono i Paesi dell’Unione in cooperazione con partners del mondo dell’industria e delle istituzioni (Comune di Catania, Camera di Commercio, Confindustria, Distretto Tecnologico Sicilia Micro e Nano Sistemi, Infn, CSFNSM, Cnr, ST Microelectronics, Enel Green Power, Fidia Farmaceutici, SIFI, Medivis, Sasol e Parmalat).
La cerimonia ufficiale di apertura di EUNICE, nell’ambito del progetto European University Initiative, in modalità telematica, è stata inaugurata da Magdalena Sikorska (Coordinatore della Didattica Internazionale, Ufficio Relazioni internazionali della Poznan University of Technology e Project Officer Eunice European University), prof. Paweł Śniatała (delegato alle Relazioni internazionali della Poznan University of Technology e coordinatore della European University Eunice) e prof. Teofil Jesionowski (rettore della Poznan University of Technology) e ha registrato la presenza dei rettori e delegati delle Università del consorzio costituito da Brandenburg University of Technology (Germania), Polytechnic University of Hauts-de-France (Francia), Poznan University of Technology (Polonia, Coordinatore), University of Mons (Belgio), University of Cantabria (Spagna), Università di Catania e University of Vaasa (Finlandia).
Nel corso della cerimonia sono intervenuti i rettori e i delegati di tutte le 41 università europee e dei Direttori generali della Commissione Europea responsabili dell’istruzione superiore negli Stati membri dell’UE e in altri paesi del programma Erasmus+.
A rappresentare l’Università di Catania il prorettore Vania Patanè insieme con la prof.ssa Lucia Zappalà, delegata all’Internazionalizzazione in ambito tecnico-scientifico. Nel corso della cerimonia la prof.ssa Patanè ha presentato l’Università di Catania, la sua storia, la sua organizzazione e gli ambiti di ricerca sviluppati in questi ultimi anni, mentre la prof.ssa Zappalà ha evidenziato, nell’ambito del progetto EUNICE, il coinvolgimento dei numerosi partner.
A far parte del gruppo etneo che si è occupato di costituire l’alleanza di cooperazione EUNICE e la preparazione dello stesso anche la prof.ssa Cristina Satriano, proponente del progetto per l’Università di Catania, la delegata del rettore all’Internazionalizzazione Francesca Longo, la delegata all’Internazionalizzazione in ambito tecnico-scientifico Lucia Zappalà, il delegato alla Didattica Alberto Fichera e Maria Luisa Leotta dell’Ufficio Mobilità Internazionale dell’Ateneo.
Presenti alla cerimonia anche Enrico Trantino (assessore ai Rapporti con l’Università del Comune di Catania), Renato Martire (ST Microelectronics Italia, Group Vice President, Head of Italy Public Affairs and Institutional Relations), Francesco Attanasio (CNR – Istituto di Cristallografia), Filippo D’Arpa (Distretto Tecnologico Sicilia Micro e Nano Sistemi) e Claudio Colletti (Enel Green Power).
A seguire si terrà la riunione di tutti i rettori delle 24 università europee della seconda call e la prima riunione online congiunta dei rettori di tutte le 41 università europee e dei Direttori generali della Commissione Europea responsabili dell’istruzione superiore negli Stati membri dell’UE e in altri paesi del programma Erasmus+.