CATANIA – «La domanda che per cinque anni ci hanno posto i docenti durante gli esami dopo aver visto la carta d’identità e aver scoperto che siamo gemelle è stata sempre la stessa: se ci scambiavamo di identità. Poi ci guardavano meglio e notavano qualche piccola differenza e successivamente si tranquillizzavano anche perché sostenevamo l’esame una dopo l’altra per cui era impossibile scambiarci. Durante gli scritti, invece, non appena verificavano che eravamo gemelle, ci allontanavano di banco e come sempre spostavano Cristina». Ormai Beatrice e Cristina Gagliano ci scherzano un po’ su. Adesso festeggiano l’importante traguardo raggiunto insieme proprio nei giorni scorsi: la laurea magistrale in Ingegneria Informatica al Dipartimento di Ingegneria elettrica elettronica e informatica dell’Università di Catania. Appena due anni fa, invece, avevano conseguito insieme la laurea triennale, sempre in Ingegneria Informatica.
«Non nascondiamo che sia stato un percorso veramente difficile, ma la nostra unione e la nostra determinazione sono state in grado di superarle – raccontano le due gemelle originarie di Gagliano Castelferrato in provincia di Enna -. All’interno dell’ambiente universitario ci siamo trovate abbastanza bene e grazie ai sacrifici e agli ottimi risultati ottenuti nel corso delle due carriere universitarie abbiamo potuto usufruire dei servizi dell’Ersu mensa e borsa di studio. Un grande riconoscimento ai nostri docenti del Dipartimento di Ingegneria elettrica elettronica e informatica, siamo cresciute molto a livello personale, culturale e professionale grazie agli insegnamenti forniti. Nonostante il periodo della pandemia, grazie alla didattica a distanza, abbiamo potuto proseguire il normale flusso di esami e lezioni. Siamo state supportate dai docenti in tutti i mesi di sperimentazione della tesi di laurea magistrale nonostante l’impossibilità di avere un contatto diretto a causa delle restrizioni per la pandemia».
Beatrice Gagliano ha conseguito la laurea magistrale con una tesi dal titolo “IoT-based Token mediante Trustless Blockchain per la sostenibilità delle Smart Cities”, mentre Cristina su “Analisi previsionale dei dati pluviometrici mediante Machine Learning” con gli stessi relatori, i docenti Vincenzo Catania e Davide Patti.
Nel 2019, invece, Beatrice ha conseguito la laurea triennale con una tesi su “Analisi prestazionale mediante simulazione di una rete 5G in ambiente urbano”, mentre Cristina su “Uso di droni per reti wireless: Applicazioni e problemi aperti”, in entrambi i casi con relatore il prof. Giovanni Schembra.
«Abbiamo sempre affrontato l’università con molta determinazione e siamo sempre state l’una il sostegno dell’altra – spiegano -. Durante le sessioni di esami, studiavamo giorno e notte se necessario per portare a termine l’obiettivo o rispettare la scadenza di consegna di un progetto. Nel momento in cui stava per crollare l’una, c’era l’altra a darle forza. Crediamo che questo sia una delle cose più belle di questa esperienza. È stato pure difficile concludere la carriera insieme perché nonostante il fatto che avessimo sempre fatto tutto insieme, dallo studio alla programmazione degli esami, a volte è capitato che una delle due non riusciva a superarlo. In quel caso eravamo felici a metà».
E ovviamente non poteva mancare da entrambe le sorelle un “ringraziamento speciale” alla «nostra famiglia che ci ha supportato per l’intero percorso accademico credendo in noi e nelle nostre potenzialità».
«Sono felice ed incredula per aver conseguito questo secondo importante traguardo insieme alla mia sorella gemella – racconta con un pizzico di emozione Beatrice -. È stato un percorso pieno di alti e bassi, ma che abbiamo sempre affrontato con piacere e con passione e soprattutto sempre insieme. Spero che la nostra unione possa continuare anche nella carriera lavorativa oltre che accademica».
Una soddisfazione espressa anche da Cristina «per aver condiviso questo traguardo con mia sorella anche se in futuro le nostre strade potrebbero dividersi». «Sono sicura che, nonostante tutto, continueremo a sostenerci anche in ambito lavorativo» ha aggiunto.
Un futuro che al momento li vede “separate”. Beatrice lavora già da otto mesi in un’azienda etnea come software developer, mentre Cristina, dopo aver ottenuto una borsa di ricerca semestrale al Dieei, che le ha permesso di sperimentare la tesi di laurea, non esclude la possibilità di andare via da Catania.