L’Università di Catania registra un incremento dei punteggi su tutte le voci prese in considerazione dall’annuale graduatoria delle università italiane pubblicata dal Censis, rispetto al 2019-20.
L’occupabilità dei laureati cresce da 73 a 78, comunicazione e servizi digitali crescono da 91 a 92, le borse da 66 a 74, l’internazionalizzazione da 69 a 71, le strutture da 83 a 84, i servizi da 71 a 72, per un punteggio generale che sale da 75,5 a 78,5. L’Ateneo siciliano è stato inserito quest’anno nel gruppo dei Grandi atenei, quelli cioè che vanno dai 20 ai 40 mila iscritti, avendo registrato un numero complessivo di iscritti di pochissimo inferiore a 40 mila.
«Non siamo preoccupati per questa lievissima flessione di iscritti – osserva il rettore Francesco Priolo -, che riguarda fisiologicamente tutte le università meridionali, anzi ci auguriamo che, con il significativo aumento di immatricolati che abbiamo avuto lo scorso anno, questo trend ci consentirà di superare nuovamente quella soglia in tempi brevi».
«Siamo quindi ottimisti sia perché gli indicatori del Censis ci danno in sensibile crescita rispetto allo scorso anno, sia perché i segnali provenienti dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario, a seguito dell’attività di accreditamento della scorsa primavera, i cui esiti saranno resi noti nei prossimi giorni, sono ampiamente positivi. Nelle scorse settimane, inoltre, importanti attestazioni sono giunte anche dai principali ‘ranking internazionali’, su vari indicatori diversificati, sia complessivi che settoriali, come la QS World University Rankings, il Center for World University Rankings, i Global Ranking of Academic Subjects, e dal recente rapporto AlmaLaurea, secondo cui quasi il 77% dei neolaureati sceglierebbe nuovamente l’Università di Catania per il proprio percorso universitario, un dato di gradimento in crescita di cinque punti rispetto all’anno precedente.
Certamente, c’è sempre da lavorare per migliorarsi, ma l’Università di Catania ha ormai intrapreso un percorso virtuoso i cui frutti ormai cominciano ad essere tangibili e consolidati».