La Storia dell’Africa raccontata da sette studenti universitari ai microfoni di Radio Zammù. Un’avventura che prenderà il via domani (martedì 8 giugno) grazie alla collaborazione tra Radio Zammù e alcuni studenti del corso di Laurea “Storia, politica e relazioni internazionali” del Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania.
Durante la diretta di “88 miglia all’ora”, programma dedicato alla Storia, condotto da Francesco Guerra e in onda sulla radio d’ateneo ogni martedì (dalle 15 alle 16), sette studenti presenteranno i temi scelti per le loro puntate inerenti all’insegnamento di “Storia e istituzioni dell’Africa” tenuto dalla docente Daniela Melfa. Quattro puntate che vedranno come protagonisti gli studenti, per l’intero mese di giugno, ai microfoni di Radio Zammù.
Si comincia domani con una puntata dal titolo “Appello per una tregua civile”: Albert Camus e la guerra di liberazione algerina (1956)” a cura degli studenti Michela Carmeci e Vittorio Mirabile. Il 15 giugno sarà il turno di Giulio D’Arrigo che affronterà il tema “Mappe coloniali: la Striscia di Caprivi nell’Africa Tedesca del Sud-Ovest (1890)”.
Nella puntata del 22 giugno Alessandro Paganello e Larisa Andreei Andrea si soffermeranno su “Tunisia, 2008: rivolte nel bacino minerario di Gafsa”.Nell’ultima puntata, a cura di Agnese Bonanno e Angelica Simona Cutrona, il tema della “Proclamazione della Jamahiriyya: la democrazia diretta secondo Gheddafi (1977)”.
«L’attività laboratoriale lanciata quest’anno, in collaborazione con Radio Zammù, all’interno del mio corso – racconta la docente Daniela Melfa – risponde alla volontà di integrare la didattica frontale con lavori individuali o di gruppo volti alla realizzazione di una puntata del programma radiofonico. Gli studenti frequentanti interessati sono stati invitati a selezionare un evento storico relativo all’insegnamento, a individuare un esperto da intervistare e a elaborare le domande da porre nel corso della trasmissione. Il format e il taglio storico del programma ben si prestano a quest’esperimento che è un’occasione per stimolare un approccio creativo alle conoscenze acquisite. In particolare, la ricerca di materiale audiovisivo (musica, film, interviste, discorsi) consente non soltanto di confrontarsi con le fonti primarie, ma anche di cogliere il “gusto che aveva la vita” come scriveva Jacques Berque, coniugando la comprensione analitica ed emozionale delle vicende storiche».
«Il laboratorio – aggiungono le docenti Melfa e Delia La Rocca, coordinatrice del corso di laurea triennale in Storia – offre l’occasione di trasformare l’apprendimento in attività di divulgazione nel quadro di una proficua interazione tra docente, studenti e operatori radiofonici».