Come migliorare l’efficienza energetica della propria azienda, condominio o abitazione, contribuendo a rilanciare l’economia del sistema paese migliorandone la sostenibilità ambientale. È stato il tema centrale del webinar dal titolo “Conoscere per non sprecare: Super bonus 110%” organizzato dall’Associazione nazionale dell’Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, dal Rotary International Distretto 2110 e dall’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA) con il contributo dell’Università di Catania e il patrocinio del Consiglio nazionale degli Ingegneri e della Fiera nazionale sull’Energia e Ambiente CATANIA 2030.
«Il patrimonio immobiliare italiano è stato costruito prevalentemente prima degli anni 2000 quando l’energia fossile non era sempre considerata un problema, vi era poca attenzione a contenere i consumi energetici e le relative emissioni e gli immobili erano progettati e costruiti sulla base di una disponibilità energetica illusoriamente ritenuta illimitata – ha spiegato il prof. Giuseppe Mancini dell’Università di Catania e presidente dell’Aiat -. L’efficienza energetica costituiva un mondo ancora remoto da esplorare e pochissimi erano disposti ad investire in costosi isolamenti o nelle rinnovabili che richiedevano un costo difficilmente affrontabile da tutti. Non ci si preoccupava se un immobile di 100 metri quadrati in classe energetica F o G potesse consumare fino a 20-25.000 kWh/anno con costi di duemila euro annui. Oggi l’evoluzione tecnologica e gli incentivi hanno reso più facile trasformare gli immobili esistenti in classe energetica A con consumi ridotti del 75% e se spinti fino al traguardo di “edifici a energia quasi zero” addirittura al 95% in meno con indubbi vantaggi economici per i proprietari e per l’ambiente».
Una possibilità concessa dal decreto Rilancio del 2020 che consente di usufruire del Superbonus 110% per interventi di risparmio energetico e di adeguamento sismico. «Questa forma d’incentivazione permette di realizzare gli interventi praticamente a costo zero e di dare una fortissima spinta al mercato dell’edilizia con un significativo rilancio dell’intera economia del paese» ha aggiunto il docente etneo.
Nel corso del webinar sono intervenuti il Governatore del Distretto Rotary 2110 Sicilia e Malta, Alfio Di Costa, e il presidente del Consiglio nazionale degli Ingegneri Armando Zambrano che ha evidenziato «il ruolo importante dei professionisti nella gestione di quanto previsto dal decreto nel saper individuare, caso per caso, il migliore complesso di azioni da intraprendere per massimizzare i vantaggi economici e ambientali».
A seguire l’ing. Francesco Cappello, responsabile del Laboratorio ENEA Efficienza Energetica Sud Italia e co-moderatore dell’incontro, ha introdotto i lavori, e il prof. Stefano Caserini del Politecnico di Milano che ha evidenziato la correlazione «tra i cambiamenti climatici e la responsabilità delle attività umane, in particolare quelle legate all’uso di combustibili fossili». «Per evitare gli scenari con i maggiori aumenti di temperatura, a cui sono associati gravissimi impatti, è necessario rottamare l’attuale sistema energetico e costruirne uno basato su efficienza ed energie rinnovabili, agendo con maggiore rapidità e incisività» ha aggiunto il docente che ha illustrato le principali strategie e azioni per contrastare il surriscaldamento globale e le relative difficoltà, ma anche i co-benefici per la società, la nostra salute e l’ambiente.
Sugli aspetti applicativi del “SuperBonus” si è soffermato l’ing. Domenico Prisinzano dell’ENEA. «Per l’ammissibilità occorre attentamente verificare il miglioramento di almeno di due classi energetiche dell’edificio su cui si interviene – ha spiegato -. Il rispetto di queste condizioni, oltre alla congruenza dei costi sostenuti, deve essere asseverata da un tecnico molto competente e abilitato attraverso l’apposito sito ENEA».
L’ing. Pier Francesco Scandura, consigliere AIAT, ha evidenziato le fasi per l’accesso al Superbonus: dallo studio di fattibilità alla predisposizione del progetto, la fase dei lavori e la successiva comunicazione all’ENEA e infine la gestione dei crediti. «Un inter complesso che necessita di elevate competenze di project management con la corretta allocazione dei rischi tra i diversi attori che partecipano nei diversi ruoli all’intervento, a partire dal progetto stesso» ha aggiunto. E, infine, l’ing. Francesco Sturniolo ha evidenziato «l’importanza di costituire una rete di professionisti che possano fare sistema e garantire le necessarie competenze sul territorio portando a compimento la progettazione e la realizzazione degli interventi e garantendo qualità professionalità e sicurezza ai committenti in tempi celeri per garantire il pieno utilizzo delle opportunità offerte dal Superbonus».