Anche quest’anno l’Università di Catania celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne istituita dall’Onu promuovendo diverse iniziative di informazione e sensibilizzazione sul fenomeno. In programma per i giorni a ridosso del 25 novembre ci sono diversi appuntamenti seminariali, dibattiti, conferenze e uno spettacolo teatrale a tema, organizzati dai dipartimenti e dalle strutture d’ateneo.
Il tema della violenza di genere, e della violenza contro le donne in particolare, è una priorità dell’agenda internazionale e delle politiche nazionali di contrasto alle discriminazioni e alle violazioni dei diritti umani, sia nella dimensione pubblica sia in quella privata delle persone e dei gruppi. La violenza di genere è anche un grave ostacolo alla realizzazione di obiettivi di interesse globale, quali l’eliminazione della povertà, la lotta all’Hiv/Aids e il rafforzamento della pace e della sicurezza internazionali. I fenomeni di violenza contro le donne e di violenza sui minori sono tra le più gravi emergenze sociali degli ultimi decenni, anche nei Paesi più industrializzati.
Venerdì alle 10, nell’aula magna del Palazzo centrale si tiene pertanto l’incontro dal titolo “Violenza e fragilità: dagli strumenti di prevenzione all’educazione affettiva”, promosso dal dipartimento di Scienze della Formazione e dall’associazione nazionale Antimafia “Alfredo Agosta”. Verrà affrontato il tema della violenza sulle donne e della gestione dei sentimenti seguendo due approcci di cui si auspica una sempre maggiore integrazione: da una parte la prevenzione e repressione legale attraverso gli strumenti di intervento di cui la Magistratura e le Forze dell’ordine sono ormai dotate; dall’altra parte, il lavoro educativo – dalla scuola dell’infanzia fino all’età adulta – volto a rimuovere gli stereotipi di genere e a fare maturare una più viva capacità di gestire i sentimenti, le emozioni e l’incontro con l’altro/l’altra.
Interverranno il rettore Francesco Priolo, la direttrice del Disfor Loredana Cardullo, la delegata per le Pari opportunità Adriana Di Stefano, la presidente dell’Associazione “Alfredo Agosta” Vincenza Bifera, le docenti del Disfor Elisabetta Sagone e Maria Tomarchio, il procuratore aggiunto della Repubblica di Catania Marisa Scavo, il comandante della Legione Carabinieri Sicilia Gen. Di Brigata rosario Castello. Modera il prof. Emanuele Coco.
Nel pomeriggio, a partire dalle 15,30, l’aula “Jannaccone” del dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente in via Valdisavoia, ospiterà un confronto sulle discriminazioni di genere in un viaggio trasversale tra i principi sanciti dalla costituzione e le criticità connesse alle realtà lavorative e ai retaggi culturali, dal titolo “Pari opportunità nelle professioni. Luogo comune o questione irrisolta?”, promosso in collaborazione con gli Ordini dei Dottori agronomi e dei Dottori forestali.
Alle 16,30, nell’aula 1 di Villa Cerami, si terrà invece la conferenza dal titolo “La tutela legislativa degli orfani delle donne vittime di femminicidio” organizzata dal Dipartimento di Giurisprudenza e dall’Associazione GiurisprudenzAttiva. Sarà ospite Vera Squadrito, madre di Giordana Di Stefano – vittima di femminicidio – e nonna di Asia, nonché attivista a fianco delle donne. Apriranno i lavori Giuseppe Speciale (presidente del corso di laurea in Giurisprudenza) e Mariagrazia Militello (focal point dipartimentale alle Pari opportunità e docente di Diritto Antidiscriminatorio). Introdurrà i lavori Adriana Di Stefano (delegata per le Pari opportunità Unict), interverranno Angelo Zappulla (docente di Legislazione Minorile), Valentina Briguglio (assistente sociale del Comune di Savoca), e Alessandra Tasciotti (magistrato della Procura della Repubblica di Catania).
Alle 21, al Centro Universitario Teatrale di Palazzo Sangiuliano, si tiene lo spettacolo teatrale “Le sorelle N.“, scritto e diretto da Riccardo Rizzo e interpretato da Maria Chiara Pellitteri, Noemi Scaffidi, Aurora Miriam Scala e Silvia Trigona, è prodotto dalla Fondazione Trigona in collaborazione con l’Associazione VAN – Verso Altre Narrazioni e patrocinato dal Ministero della Cultura, dal comune di Palermo e dalla Città Metropolitana di Palermo. Lo spettacolo racconta la vicenda di quattro donne che ricevono atti intimidatori nella loro azienda, ma resistono cercando ogni giorno di affermare la propria indipendenza e di determinare le proprie volontà e ambizioni.
Infine, martedì 29 novembre alle 9,30, nell’aula magna del dipartimento di Scienze politiche e sociali, si terrà l’incontro-dibattito dal titolo “Corpi violati: che genere di diritto? Narrazioni femminili costituenti”. Numerosi i relatori, rispondenti a un approccio multidisciplinare del tema, ponendosi l’obiettivo di affrontare la “questione femminile” come una “questione generale” dell’intera società, nella convinzione, da diverse prospettive epistemologiche, che la risposta emancipativa alla questione femminile rappresenti una conquista in termini di diritti e di libertà per l’intera società, nel riconoscimento delle differenze.
All’introduzione storico-politica del direttore del dipartimento, Pinella Di Gregorio, storiografa dell’età contemporanea, seguirà l’intervento legato all’esperienza sul campo di Maurizio Salustro, giudice di caratura ed esperienza internazionale, avendo svolto tra i molteplici incarichi anche funzioni esecutive come giudice e pubblico ministero (specificamente in Kossovo, con UNMIK -la missione delle NU in Kossovo- prima e EULEX – la missione dell’Ue in Kossovo – poi, nonché in Guatemala con la CCIG – Commissione contro l’Impunità in Guatemala) e il cosiddetto institution building (in Georgia e Iraq). Marinella Fiume, studiosa della cultura di genere, interverrà a proposito alle Ciociare di Capizzi, avendo raccolto testimonianze di donne siciliane che raccontano le “marocchinate” subite durante la Seconda guerra mondiale per opera dei Goumiers (componente marocchina dell’esercito francese) nel corso della loro avanzata in occasione dell’operazione Husky.
La sociologa del diritto Deborah De Felice approfondirà gli aspetti relativi al rapporto tra diritto e memoria, con particolarmente riferimento ai risvolti afferenti alle scienze sociali. Stefania Mazzone, storiografia del pensiero politico, si concentrerà sulla critica femminista al diritto, con interesse specifico alla violenza sulle donne come tema non più tabù ma elemento centrale del dibattito sociale contemporaneo. Maria Rizzarelli, docente di critica letteraria e letterature comparate, e Ida Scebba, Disum UniCt, si occuperanno di declinare il tema dei corpi delle donne come campo di battaglia, soprattutto dando rilievo alle personagge e ai miti contro le guerre. Le studentesse del Dsps Aurora Barca e Kristal Crupi, membre del laboratorio di ricerca e azione di genere, interverranno a proposito del progetto “Persepolis: immaginare le ragazze”.