È in corso la visita congiunta dell’European Climate, Infrastructure and Environment Executive Agency (CINEA) e del NEEMO EEIG team al Progetto LIFE Desert -Adapt, giunto al suo quinto anno di attività, con un meeting allo Steri, sede del Rettorato dell’Università di Palermo.
L’Ateneo, partner beneficiario, partecipa con i Dipartimenti STEBICEF e SAAF, è coordinatore regionale per l’implementazione ed è responsabile scientifico per gli indicatori di biodiversità (animale, vegetale e microbica).
Il meeting prosegue domani, giovedì 12 maggio, dalle 9.30, nella Chiesa S. Antonio Abate del Complesso Monumentale dello Steri (piazza Marina, 61).
Il programma LIFE, strumento di finanziamento dell’UE per l’ambiente e l’azione per il clima, compie trent’anni il 21 maggio 2022 (https://www.lifeis30.eu/). I progetti di LIFE concorrono a fare dell’Europa un continente a impatto climatico zero entro il 2050, a supportare i cittadini nelle azioni di mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici in tutti i settori, a favorire il recupero della biodiversità e lo sviluppo sostenibile, con azioni concrete di trasferimento di conoscenza.
Il Progetto LIFE 16CCA/IT/000011 “Desert-Adapt, Preparare le aree soggette a desertificazione all’inasprimento del clima” lavora su oltre 800 ettari di territorio con aziende agricole e municipalità per affrontare il grande tema dell’adattamento ai cambiamenti climatici e il rischio desertificazione in tre delle regioni più vulnerabili del sud Europa: Sicilia, Extremadura (Spagna), ed Alentejo (Portogallo).
Il progetto raggruppa 18 partners tecnici e operativi da quattro paesi (Italia, Portogallo, Spagna e Olanda) ed ha come obiettivo primario fornire strumenti e metodologie di pianificazione per diffondere la cultura di una gestione sostenibile ed adattativa che coniughi il miglioramento ambientale con un maggiore benessere economico e sociale, in aree a rischio desertificazione.
Compito dei partner tecnico-scientifici, tra cui le Università, è quello di dimostrare i benefici ambientali di breve e lungo termine che i piani di implementazione proposti dal progetto (Desertification Adaptation Model) possono portare ai proprietari terrieri, inquadrare tali risultati in una analisi costi-benefici che dimostri la sostenibilità economica delle azioni adattative, identificare le principali criticità attuative che richiedono l’attenzione degli organi legislatori a tutti i livelli, gettando basi concrete per un’ampia replicazione delle pratiche proposte su larga scala.
Il progetto risponde alla richiesta europea di azioni urgenti e coordinate di risposta al rischio desertificazione, e alla necessità di adattamento ai cambiamenti climatici che in maniera sempre più evidente impattano le regioni del Mediterraneo.