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Università: nel 2023 cresce la mobilità europea degli studenti in Erasmus+

Presentato il nuovo rapporto, finanziate 48.054 borse, lo studente tipo ha 23 anni e nel 63% dei casi è donna, più scambi con Spagna, Francia, Germania e Portogallo

Università: nel 2023 cresce la mobilità europea degli studenti in Erasmus+

L’Italia è il quarto Paese in Europa per numero di studenti in mobilità e il secondo per accoglienza. Oltre 45mila studenti italiani intraprendono ogni anno una mobilità Erasmus, per studio o tirocinio, in Europa e nel mondo. I dati del Rapporto Erasmus+ 2023, presentato oggi durante una conferenza stampa a Roma organizzata dall’Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire, evidenziano un aumento di studenti e insegnanti in mobilità per formazione e scambi grazie al Programma Erasmus+.

La mobilità europea nell’ambito della Call 2023, si legge nel rapporto, è stata finanziata con un budget di 113.632.540,00 euro (+7,5%), distribuito tra 272 Istituti di Istruzione Superiore e 14 Consorzi Erasmus; è destinato al finanziamento di 48.054 borse Erasmus per studenti, docenti e staff (6,4% rispetto al 2022). Cresce del 9% il numero delle mobilità destinate ai soli studenti, passando da 40.163 a 43.792. Alla Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio e Veneto il 50% del budget a disposizione. Tra gli atenei spicca l’Università Alma Mater di Bologna con 3.726 mobilità. A seguire l’Università Sapienza di Roma (2.180 mobilità) e quella degli Studi di Torino (2.168 mobilità). A fronte del grande incremento delle candidature nel 2023 il budget a disposizione ha permesso di soddisfare il 56,10% delle borse richieste. In attesa dei dati della nuova programmazione, tra la Call 2014 e la Call 2020, 188.000 studenti hanno scelto l’Italia, di questi 7.000 provenienti da aree extraUe.

 

Ma chi è lo studente Erasmus italiano che sceglie l’Europa come destinazione? Ha un’età media di 23 anni, che diventano 25 per un tirocinante. Nel 63% dei casi è una studentessa, valore che sale al 65% quando lo scopo della mobilità è uno stage in azienda. Spagna, Francia, Germania e Portogallo sono i Paesi con i quali si effettuano più scambi sia per studio, con una permanenza media di 5 mesi e mezzo, sia per un tirocinio, che in media dura 4 mesi.

 

 

Il 2023 segna in Italia anche una forte crescita nel volume delle attività del Programma Erasmus+ rivolte al mondo della scuola, con incrementi significativi nelle opportunità di studio in Europa rivolte agli alunni e di attività di formazione per docenti e personale scolastico. Complessivamente, in Italia risultano accreditati per il settore scuola 990 istituti, di cui 59 come coordinatori di consorzi. All’ultima scadenza del 19 ottobre 2023 si è registrato un ulteriore incremento delle candidature ricevute per ottenere l’accreditamento Erasmus+ nel 2024: 1.123 (+17%), di cui 18 come coordinatori di consorzi. Le valutazioni sono in corso.

Alla scadenza del 23 febbraio 2023, Erasmus+ Indire ha ricevuto 934 richieste da Istituti accreditati, di cui 57 come consorzi. Il budget distribuito ai 921 progetti finanziati supera i 30,5 milioni di euro e sosterrà 7.334 docenti e personale della scuola di fare esperienze di formazione in corsi strutturati (4.435), job shadowing (2.798) o insegnamento in altri Paesi aderenti al Programma (101). Inoltre, sono in partenza 13.722 alunni (+26% rispetto al 2022), che vivranno esperienze di mobilità di breve periodo Erasmus+, sia individuali (1.175) che di gruppo (11.419) in scuole europee. Inoltre, 1.128 alunni hanno scelto invece di trascorre periodi di studio in una scuola partner della durata fino a un anno. Infine, saranno 294 gli esperti e gli insegnanti europei ospitati nelle scuole italiane.

 

La regione con il più alto numero di richieste di budget approvate è la Campania (109), seguita dalla Sicilia (108). Se si guarda al numero di partecipanti approvati, la Lombardia sale al primo posto, con 5.011 partecipanti previsti, mentre la Sicilia segue al secondo posto con 2.234 partecipanti previsti.

 

 

 

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