L’evoluzione del diritto del lavoro alla luce delle nuove tecnologie. Su questo tema si confronteranno numerosi giuristi venerdì 20 maggio, dalle 9, nell’aula magna del Palazzo Centrale (piazza Università, 2) e sulla piattaforma Microsoft Teams, nel coso dell’incontro dal titolo “Lavoro e tecnologie nel ricordo di Massimo D’Antona”.
Il docente e giuslavorista, assassinato dalle Nuove Brigate Rosse il 20 maggio del 1999, a Roma, a pochi passi dalla sua abitazione, insegnò anche all’Università di Catania che gli ha dedicato, negli anni scorsi, il Centre for the study of European Labour law e la biblioteca “20 maggio” nei locali di via Gallo 25.
L’iniziativa è organizzata dal Dipartimento di Giurisprudenza, dal Dipartimento di Scienze politiche e sociali e dal Centre for the study of European Labour law “Massimo D’Antona” dell’Università di Catania per commemorare il giurista e docente ucciso dalle Nuove Brigate Rosse il 20 maggio del 1999.
L’incontro – aperto dai saluti di Francesco Priolo, rettore dell’Università di Catania, di Giuseppa Di Gregorio, direttore del Dipartimento di Scienze politiche e sociali, e Salvatore Zappalà, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza – prevede gli interventi “In ricordo di Massimo D’Antona” a cura di Bruno Caruso dell’ateneo catanese e Silvana Sciarra dell’Università di Firenze, vice presidente della Corte Costituzionale.
Seguiranno le relazioni di Patrizia Tullini (Università di Bologna), Giovanni Lo Storto (direttore generale dell’Università Luiss Guido Carli) e Antonio Lo Faro (Università di Catania) e gli interventi di Loredana Zappalà (Università di Catania), Laura Tebano (Università Federico II di Napoli) e Claudia Faleri (Università di Siena).
Le conclusioni saranno affidate a Raffaele De Luca Tamajo (Università Federico II di Napoli).
Nel corso dell’incontro saranno presentati il volume “Lavoro e tecnologie. Dizionario del diritto del lavoro che cambia” di Silvia Borelli, Vania Brino, Claudia Faleri, Lara Lazzeroni, Laura Tebano e Loredana Zappalà (Giappichelli, 2022), e il nuovo sito online del Centro Studi Massimo D’Antona e della Biblioteca “20 Maggio”.