(Adnkronos) – “Ci troviamo in un’epoca di grande complessità, dove i confini sono molto sfumati, quindi tra la dimensione della comunicazione, quella del marketing, del branding, e dove ci sono degli agenti non soltanto umani e sociali, ma quindi anche intelligenze artificiali, che in qualche modo interferiscono, interagiscono nell’ecosistema infomediale, e quindi credo che sia necessario avere un rito collettivo che ci aiuti a tenere insieme i pezzi. In qualche modo ho visto in questo Festival del Brand Journalism la possibilità di costruire insieme una prospettiva di senso su dove stiamo andando. Così Alex Giordano, docente Unifortunato, spiega perché ha scelto di partecipare alla prima edizione del Brand Journalism Festival che il 12 novembre riunisce editori, aziende, giornalisti, decision maker, esperti e appassionati della comunicazione in un confronto sull’evoluzione del mondo dell’editoria, del giornalismo e della corporate communication.