(Adnkronos) – È un mondo in costante evoluzione quello dell’Allergologia che, al netto di pratiche farlocche e approcci discutibili, consente di studiare, comprendere e gestire al meglio il capitolo complesso delle malattie allergiche. Si tratta di patologie in crescita costante che attualmente nel mondo colpiscono oltre il 20% della popolazione interessando soggetti di tutte le età con disturbi di vario genere che sembrano muoversi in rapporto con le diverse fasi della vita. Come dire che, nel corso della vita quel che cambia non è la malattia ma la forma con cui manifesta. È su queste basi che si fonda il concetto di ‘marcia allergica’ o ‘marcia atopica’, sviluppato proprio per descrivere la progressione delle manifestazioni cliniche dell’allergia, dalla dermatite atopica nei neonati, alla rinite e all’asma nei bambini e negli adolescenti. E’ questo il tema della nuova puntata di Igea, la Medicina dal mito all’intelligenza artificiale, la videorubrica curata dall’immunologo Mauro Minelli che raccoglie aggiornamenti medici ed approfondimenti relativi ai temi della salute
L’atopia (dal greco ἀτοπία, cioè “fuori posto”) consiste in una predisposizione genetica a sviluppare reazioni allergiche. È, dunque, la tendenza, spesso familiare, a produrre anticorpi detti ‘IgE’ in risposta a basse dosi di antigeni (allergeni) e, di conseguenza, a sviluppare tipiche manifestazioni cliniche come l’asma, la rinocongiuntivite, l’orticaria, la dermatite. Accade così che, seguendo la classica progressione della marcia allergica, i piccoli pazienti atopici possano andare incontro, negli anni della loro crescita, ad una sequenza tipica rappresentata da dermatite atopica, rinite e asma a determinate età, passando anche attraverso una fase intermedia, più o meno lunga, nella quale a prevalere possono essere i disturbi intestinali.
Ma se la natura e lo sviluppo della malattia allergica possono variare da individuo a individuo, il legame che collega la dermatite atopica del neonato all’asma dell’adolescente è solo casuale, o ci sono dei meccanismi specifici grazie ai quali l’eczema può trasformarsi in disturbi respiratori a insorgenza più tardiva? E, se questi meccanismi esistono, quali sono e come si attivano? .