PUBBLICITA’ – Inside Wine Art Bar domani vi stupirà con una degustazione tra taglieri di formaggi e salumi con i bianchi di Baroni Scudero. Tre i vini in degustazione e una sorpresa appena uscita dalle cantine Scudero del loro rosato. Catarratto e Sauvignon con salumi, formaggi e mozzarella di bufala. Il bianco 1610 con una pasta alla zucca.
Inside Wine Art wine bar in via Delle Scale n.8 a Catania. Prenotazioni al 095 424 1128 costo €30.00 info@insidewine.art
Qualche notizia su le Cantine Scudero: Una proprietà antica, tramandata di generazione in generazione dalla famiglia nobiliare dei Baroni Scudero a San Giovanni Montebello, nei pressi di Giarre, alle pendici dell’Etna.
La casa “terrana” Scudero, risalente al XVII secolo, è costituita da un unico basso piano che la proteggeva dalle frequenti scosse telluriche del vulcano ma che al contempo la rende parte integrante di un paesaggio mozzafiato. Dai vigneti siti intorno alla casa, spiccano antiche piante secolari e, sullo sfondo, si staglia la visione del mare Jonio.
Sull’ampio terrazzo fronte casa, è ancora presente l’antica cisterna dal collo esagonale, intagliata in pietra lavica, in cui l’acqua piovana raccolta dai tetti attraverso le “canalate” rendeva la casa vivibile anche nei mesi di siccità, quando il barone con la famiglia al seguito, per sfuggire alla calura estiva, amava rifugiarsi in campagna. Ai lati del terrazzo spiccava un secolare bagolaro ed è ancora presente un glicine che ombreggia le sedute in muratura ornate da stemmi della casata graffiti nell’intonaco. Questi dettagli hanno ispirato 100 anni dopo, le etichette dei vini bianchi che nel 2020 si affacciano sul panorama vitivinicolo italiano.
Il luogo che più di ogni altro caratterizzava i giorni di ottobre era il palmento e la cantina: cuore pulsante dell’azienda vitivinicola. La vendemmia ed il suo magico rito, il momento culminante di un’intera annata: quando squadre di vendemmiatori si alternavano a scaricare dalle ceste l’uva nel palmento per la prima spremitura. Qui, anno dopo anno, si rinnovava l’alchimia naturale in cui il frutto si fa bevanda, per maturare e affinarsi nelle grandi botti in attesa dell’altro rito, quello dell’assaggio, tradizione del giorno di San Martino. E questo ciclo si ripete da circa quattrocento anni.
Pittimusa, Rosato di Nerello Mascalese Igt Terre Siciliane, un vino che racchiude il calore della nostra terra e la freschezza delle uve di Nerello Mascalese, con note di frutti rossi e un finale elegante e persistente. è più di un vino, è un ricordo di famiglia. Il nome è il soprannome che nonno Martino diede a nostra madre, un modo affettuoso per descriverla come capricciosa, sbarazzina e piena di curiosità.
La rosa sull’etichetta rappresenta il roseto che il nonno ha piantato in onore delle donne della nostra famiglia, incluse nostra mamma e sua moglie, nonna Rosa.
Ogni sorso racchiude il calore di questi ricordi e il legame speciale che ci unisce.
NOTA EDITORE: l’articolo di cui sopra non è stato retribuito, è da intendersi a scopo divulgativo e di diffusione turistica e culturale.