Cinque giorni meravigliosi, 150 donne da tutta Italia, Donne del vino nelle Marche con la Presidente Nazionale Daniela Mastroberardino, la Past President Donatella Cinelli Colombini nonché Delegata Toscana, la Delegata Sicilia, Roberta Urso e la Delegata Marche, Daniela Sorana, il vicepresidente AIS delle Marche, Raffaele Papi, tutti a raccontarci che le Marche, sono fantastiche da bere, da mangiare e da godere “il naufragar me dolce in questo mare!” E poi ci sono state le vice delegate Marche, Nazzarena Togni e Stefania Palazzesi, che ci hanno accompagnato dappertutto e tantissime altre donne marchigiane le produttrici di cui faremo degli articoli a parte… il primo giorno alla cantina della giovane Sartarelli a conoscere il Verdicchio di Jesi che è diverso da quello di Matelica, la sera la Masterclass “Il Metodo Classico nelle Marche” con le cantine Coppacchioli, Velenosi, Colonnara Ubaldo Rossi, Vicari e Garofoli; il secondo giorno ad Ascoli Piceno col Caffè Meletti e i vini favolosi di cui parleremo, a Recanati con Giacomo Leopardi, l’attore che lo impersonava per tutto il tragitto e le sue più belle poesie, abbiamo capito il perché della sua depressione e della sua malinconia nel voler sperimentare “strade diverse”, e poi alla Cantina Forano dai cunicoli misteriosi ad Appignano, dove abbiamo conosciuto il favoloso vicesindaco Stefano Montecchiarini, tra ceramica e Leguminaria, di cui aspettiamo notizie.
Il terzo giorno la convention con tutti i relatori al Palazzo Ducale di Pesaro ci ha tenuto incollate sull’esigenza sempre più forte ascoltando la relazione puntuale e provocatrice di Donatella Cinelli Colombini, sul come e perché bisogna puntare sulla costruzione dell’enoturismo di accoglienza, cultura e benessere dove niente si deve lasciare al caso perché nel caso delle “Marche che esistono e sono vitali, ma bisogna farle conoscere in tutte le loro declinazioni”. Anna di Martino giornalista Donna del Vino Toscana ci racconta dei numeri del club over 100 milioni del 2023. Ovvero delle aziende vinicole che hanno chiuso l’ultimo esercizio con incassi superiori a 100 milioni e figurano al vertice della speciale classifica delle oltre 100 cantine più grandi d’Italia
Così anche la presidente ci racconta come le Donne del vino di tutta Italia rappresentano una forza, ormai su temi cruciali come l’innovazione, la sostenibilità, e l’importanza di creare reti solide e collaborative. Le Marche, con la loro bellezza paesaggistica, il patrimonio culturale e la ricchezza enologica, in cui siamo state ospitate in maniera meravigliosa, ci hanno fatto scoprire le eccellenze vinicole insieme alle produttrici locali. Questa Convention ha messo in evidenza quanto sia vitale per noi continuare a crescere come associazione, e come le idee si possano realizzare se siamo unite. E le Convention hanno questo scopo di ritrovarci e di conoscerci infatti l’argomento “Donne, cultura, turismo, vino e benessere, illustra come lo storytelling in cui le donne sono brave sia la chiave decisiva per promuovere il vino e di conseguenza i territori del vino”.
Nel light lunch a Palazzo Ducale eccellenze dei Salumi Alessi, dei Formaggi Cau & Spada e dei grani Il Gentil Verde tutte donne giovani sostenibili, biologiche e del catering in generale tra tortelli e tramezzini ancora forti note delle bollicine marchigiane di grande duttilità per tutte i tipi di cibi.
Poi la meravigliosa Ondine De La Feld con cui abbiamo scoperto la Sirena dei mosaici del duomo di Pesaro mi ha portato alla sua Tenuta di Tavignano, di cui parleremo in un articolo a parte, e la sera la festa sulla Rotonda di Senigallia tra vini.
Anche le Grotte di Frasassi meritano un articolo a parte così come la Masterclass “I vini bianchi longevi delle Marche”, il Misco di Tavignano Verdicchio dei Castelli di Jesi del 2018 , Colonnara Cuprese Verdicchio dei Castelli di Jesi del 1991, ogni bottiglia una sapore diverso, Fattoria Forano Ribona del 2014, e altri, al ristorante Marchese del Grillo dove ho avuto il piacere di conoscere Raffaele Papi vicepresidente AIS delle Marche, che ci racconta come il marchigiano all’inizio è un po’ sulle sue ma poi a conoscersi ti dà il cuore!!! E così è stato per me che sono rimasta un giorno in più oltre a conoscere il Pericle dell’Accademia dello Stoccafisso e il Fortino Napoleonico, ristorante immerso nel mare, sono andata alla Cantina Colonnara ad intervistare Daniela Sorana e a casa di Nazzarena Togni nel suo vigneto ospite a cena, anche qui articoli a parte. L’ultimo giorno a Jesi Palazzo Pianetti Musei Civici, splendore rinascimentale e ultimo ma non per ultimo a Chiaravalle nell’Abbazia in pieno centro a cercare segni dei Templari di Bernardo in compagnia di Luciana Brigida ancora una volta una Donna del Vino marchigiana sommelier e altro ancora… e qui mi fermo lasciandovi alla visione del video e ad invitarvi nelle Marche dalle Donne del Vino come chi riceve i viandanti, i pellegrini, i forestieri: siate di passaggio e riceverete un grande assaggio che i marchigiani hanno gli ospiti stampati nel Cuore!!!