MESSINA – La Pasticceria Principe di Panebianco, a Camaro, spegne 80 candeline. Una passione di famiglia che ha attraversato due secoli e quattro generazioni, che si sono succedute dal 1945 ad oggi nella città dello Stretto. Al timone della storica pasticceria messinese c’è Daniele Bonansinga, con il fratello Samuele; insieme hanno raccolto l’eredità lasciata dal nonno materno Angelo Panebianco, scomparso nel 2024, che fino ad oltre i 90 anni è stato l’anima dell’attività.
Era il settembre del 1944 quando il bisnonno Giuseppe Panebianco avviò l’attività a Camaro, nella città dello Stretto. Iniziò con la produzione di caramelle e torroni. L’anno successivo si registrò la nascita della pasticceria artigianale Principe che, giorno dopo giorno, si specializzò nella produzione di biscotti, dolci tipici messinesi, granite e gelati. Una passione dolciaria trasmessa di generazione in generazione. Sarà il figlio Angelo, nonno di Daniele e Samuele, a raccogliere l’eredità del padre e a vivere tutta la sua esistenza in laboratorio e dietro il bancone della pasticceria Principe, fino a oltre i 90 anni insieme alla figlia Elena ed ai nipoti.
Oggi Daniele, classe 1991, è il volto della pasticceria e della caffetteria “Principe di Panebianco”. Membro di Con.Pa.It. (Confederazione Pasticceri Italiani) che opera dal 1996 per promuovere la tradizione pasticcera italiana abbinata alle più moderne tecniche, Daniele si divide tra due passioni, il lavoro in pasticceria e lo sport agonistico. È infatti un atleta professionista di pallanuoto in serie B UniMe.
NOTA EDITORE: l’articolo di cui sopra non è stato retribuito, è da intendersi a scopo divulgativo e di diffusione turistica e culturale