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Sette Colli Piacentini, Val Tidone: i vini di Federico Sartori, tra Creta, Vicobarone e Montalbo

La bellezza di stare diversi giorni tra i Sette colli Piacentini ti dà la possibilità di conoscere le tipologie di “vigneron” che spaziano dalle più grandi alle più piccole realtà, che piccole sono solo per questioni logistiche e che le tradizioni e i vini prodotti sono comunque grandi perché non saremmo qui a questionare.

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Dal  sito di Federico Sartori: “Nata dalla piccola realtà dei nonni materni ora l’azienda si estende in due comuni e tre colli diversi nella magnifica cornice dei colli piacentini. Questo garantisce ai nostri vigneti peculiarità differenti grazie alle differenze di suolo , esposizione e microclima. La produzione si articola delle principali doc della zona (malvasia, ortrugo, barbera, croatina) tutta come uva conferita in cantina sociale, quest’anno, dopo vari tentennamenti abbiamo deciso di creare una piccola selezione di nostri vini che rispecchia al meglio la nostra dedizione nella cura delle vigne e delle uve. L’azienda si compone di circa 19 ettari distribuiti su un’ ampia zona, divisa in tre aree : Creta, Vicobarone e Montalbo.

Tre diverse zone con diversi microclimi, e tessiture del terreno che le rendono a loro volta vocate per produzioni diverse. Tutti gli impianti sono caratterizzati dal Guyot come forma dall’allevamento, la produzione è suddivisa all’incirca a metà fra uva bianca e rossa, prediligendo le varietà locali Malvasia di Candia Aromatica, Barbera, Bonarda, Ortrugo e Pinot nero, accompagnate anche da qualche nota di internazionalità con piccoli appezzamenti di Merlot e Riesling. Su tutta la superficie seguiamo un protocollo di difesa integrata, studiato per effettuare trattamenti mirati e al momento opportuno e non utilizzare prodotti inutilmente per non creare resistenze e inutile inquinamento, inoltre in aggiunta a questo noi utilizziamo un atomizzatore a basso volume per ridurre i volumi d’acqua e di fitofarmaci utilizzati. Tutte le lavorazioni manuali sono ancora svolte secondo la tradizione, inserendo qualche novità, mentre invece dove è possibile abbiamo seguito le novità tecnologiche che ci permettono un intervento più rapido e più mirato, garantendo così un prodotto di qualità e con un basso impatto. Negli ultimi anni grazie anche all’Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza, che ci ha resi partecipi di un progetto, ci stiamo avvicinando alla tecnica del sovescio mirata a migliorare le caratteristiche intrinseche del suolo.

Il nostro lavoro è quello di produrre la migliore uva per avere il migliore vino. Per fare ciò ci impegniamo tutto l’anno nelle diverse lavorazioni e cercando di restare aggiornati su quelle che sono le nuove tecniche. Negli anni siamo passati da una potatura tradizionale al metodo Simonit & Sirch preparatori d’uva è costituito da una serie di procedimenti modulari che, se applicati con continuità negli anni, assecondano un accrescimento controllato delle singole piante, effettuando tagli solo su legno giovane di uno o due anni di età per garantire alle piante un maggiore equilibrio. Abbiamo abolito l’utilizzo della plastica in vigna utilizzando il salice come unico metodo di legatura per cercare di ridurre l’impatto ambientale.
Stiamo in questi anni sperimentando e valutando il sovescio per cercare di migliorare la struttura dei terreni e sostituire una parte di concimazione chimica. E valutiamo sempre attentamente quale sia il momento migliore per intervenire meccanicamente e solo se è necessario cercando così di evitare calpestii ed emissioni inutili.
Insieme a tanti altri progetti che speriamo possano vedere la luce per ridurre l’impatto ed essere sempre più sostenibili”. Uno dei fiori all’occhiello di Federico Sartori è lo spumante con l’Ortrugo che è il vitigno autoctono a bacca bianca più interessante e tipico dei colli di Piacenza.

La leggenda vuole che questo vitigno sia presente nelle colline piacentine da tempo immemore, addirittura prima dei Romani, ma di tracce in documenti non ce ne sono. La prima citazione dell’Ortrugo risale al 1881 e la troviamo nel grande mappamondo di vitigni che fu il “Bollettino ampelografico”, ma con il nome di Altrugo. Il nome è tutto un programma e in dialetto significa l’altra uva, perché era sempre stato usato come uva da taglio per conferire profumi e freschezza.

SCONVOLGENTE:  ZONA DI PRODUZIONE Val Tidone – Piacenza – Emilia Romagna UVAGGIO 100% Ortrugo
FORMA DI ALLEVAMENTO Guyot bilaterale
RESA PER ETTARO 100 q.li.
TERRENO Medio impasto a forte percentuale di limo e presenza calcarea
FASI DELLA VINIFICAZIONE Vinificazione in bianco, fermentazione a temperatura controllata con lieviti selezionati e passaggio in autoclave dopo filtrazione per completare la presa di spuma.
VINO Bianco spumante extra dry metodo charmat
GRADAZIONE ALCOLICA 11 % vol
COLORE giallo paglierino con riflessi verdognoli
PROFUMO floreale con richiamo di frutta
GUSTO secco, lievente aromatico piacevole al palato
TEMPERATURA DI SERVIZIO 8/10°C

AMABILE: ZONA DI PRODUZIONE Val Tidone -Piacenza – Emilia Romagna UVAGGIO 100% Bonarda
FORMA DI ALLEVAMENTO Guyot bilaterale
RESA PER ETTARO 70-80 q.li.
TERRENO Argillo-Limoso con leggera presenza di scheletro
FASI DELLA VINIFICAZIONE pigiatura e macerazione a cappello sommerso per circa 10/15 giorni. fermentazione a temperatura controllata con lieviti selezionati
per poi continuare l ‘affinamento dove una lenta rifermentazione dona un a delicata presa di spuma.
VINO Rosso frizzante secco
GRADAZIONE ALCOLICA 13 % vol
COLORE rosso rubino brillante
PROFUMO avvolgente con sentori di viole
GUSTO morbido, rotondo e leggermente tannico

TEMPERATURA DI SERVIZIO 16/ 18 °C

BACIO: ZONA DI PRODUZIONE Val Tidone – Piacenza – Emilia Romagna
UVAGGIO 100% Barbera
FORMA DI ALLEVAMENTO Guyot bilaterale
RESA PER ETTARO 100 q.li.
TERRENO  Argillo-Limoso con leggera presenza di scheletro
FASI DELLA VINIFICAZIONE pigiatura e macerazione a cappello sommerso per circa 15/20 giorni, fermentazione a temperatura controllata con lieviti selezionati.
affinamento in botte di almeno 6 mesi.
VINO Rosso fermo secco
GRADAZIONE ALCOLICA 14 % vol
COLORE rosso rubino
PROFUMO intenso, persistente con sentori di frutti rossi
GUSTO corposo, caldo con un buon tannino
TEMPERATURA DI SERVIZIO 16/18 °C

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Susanna Basile
Susanna Basilehttp://www.susannabasile.it
Susanna Basile Capo Redattore Psicologa e sessuologa
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