La giornalista e sommelier Valeria Lopis ci racconta: “L’occasione di degustazione nasce da una sinergia tra Sikania e il Consorzio Etna DOC con l’obiettivo di creare opportunità di incontro e avvicinamento al vino in uno dei territori più vocati ricadenti nella cintura della denominazione (Randazzo) Abbiamo degustato le seguenti etichette, in un focus dedicato all’Etna Rosso DOC: Terre di Montalto: 2020, Boccarossa: 2019, Moganazzi: Don Michele 2019, Filippo Grasso: Ripiddu 2019, Serafica: Grotta del gelo 2019, Moscamento Fischetti: 2014”.
Ed è stato un piacere fare una ricerca e scoprire nel dettaglio la meraviglia dei vini assaggiati.
Terre di Montalto: 2020 Caratteristiche organolettiche Dal colore rosso rubino intenso ed un profumo fruttato che ricorda il lampone, la mora selvatica ed i frutti di bosco, ha una struttura complessa ma armonica ed elegante con una buona sapidità data dai minerali variamente presenti nei terreni vulcanici. 85% Nerello Mascalese, 15% Nerello Cappuccio e una piccola percentuale di Grenacle: antichi vitigni autoctoni della nostra zona. Gradazione alcolica: 13,5% vol.
Boccarossa: L’Etna rosso 2019 cresce su pietra lavica ad un’altitudine di 750m slm ed è prodotto da uve di Nerello Mascalese selezionate a mano da un antico vigneto situato sul versante settentrionale dell’Etna tra Passopisciaro e Randazzo in Contrada Arena. Fermentazione tradizionale in piccoli tini aperti con un’alta percentuale di uva intera con follature manuali giornaliere (pigeage) per 10-12 giorni maturazione: barrique e vasi di acciaio inox per circa 15 mesi fino all’imbottigliamento colore: rosso rubino, vivace con lievi sfumature violacee profumo: intenso, ricco e complesso, con note di piccoli frutti di bosco scuri gusto: succoso, stratificato, equilibrato ed elegante, tipica vena acida che dona senso di freschezza, buona struttura e persistenza gradazione alcolica: 14-14,5 gradi temperatura di servizio: 16/17 gradi potenziale di invecchiamento: 5-10 anni
L’Etna Rosso Tenute Moganazzi Don Michele 2019 si presenta alla vista di un bel rosso rubino intenso con sfumature granate. Al naso diffonde sentori di frutta rossa matura, accompagnati da note speziate, di fiori rossi e di erbe selvatiche che virano su aromi balsamici molto delicati. In bocca è rotondo, caldo, fruttato, con accenni leggeri di vaniglia e tannini setosi e morbidi. Il finale è lungo e connotato da una grande freschezza e mineralità, caratteristica che in Sicilia si può raggiungere al meglio quasi solo sulla “grande montagna” Etna, viste le notevoli altezze delle vigne in quota che dilatano i tempi di maturazione delle uva colore rosso rubino intenso con sfumature granate profumo minerale, speziato e fruttato, con sentori di frutta rossa matura, spezie selvatiche, ciliegie, fiori rossi ed erbe balsamiche gusto caldo, fruttato, minerale e vulcanico, dai tannini morbidi ed eleganti.
Filippo Grasso: Ripiddu 2019 le uve di Nerello Mascalese, Nerello Mantellato e Cappuccio. Questo vino vanta la denominazione DOC che ne protegge l’origine di derivazione. Un rosso fermo della Sicilia di quelli più puri. La cantina Filippo grasso, forte della sua esperienza enologica, propone la sua interpretazione di un territorio e di una denominazione prestigiosa quale è la DOC Etna. Tipologia: Vino rosso. Esposizione: Versante Nord dell’Etna. Altitudine: 650 m. s.l.m. Composizione Terreno: Terreno vulcanico, pietroso, asciutto, drenante e ricco di minerali. Vitigno nerello mascalese 90% nerello mantellato e cappuccio 10%. Colore: rosso rubino. Profumo: note speziate con sentori di tostato.
Serafica: Grotta del gelo 2019: 80% Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio 20%. Fermentazione lunga sulle bucce a temperatura controllata; dopo la malo-lattica comincia l’affinamento in acciaio per proseguire in legno e infine in bottiglia. Nuance di rosso intenso. Approccio vinoso e intenso con eleganti note di frutta rossa, spezie e liquirizia. In bocca arriva con la determinazione di una trama fitta di tannini vellutati sostenuti da una fresca acidità, un insieme che esprime un gusto deciso e persistente.
Moscamento Fischetti del 2014 Uve: Nerello Mascalese 80%, Nerello Cappuccio 20%. Affinato in barriques di rovere, ricco di aromi fruttati e speziati, color rosso rubino, al palato risulta morbido ed elegante, ottimo con piatti ricchi a base di carni rosse. Vinificato in acciaio con controllo della temperatura e con una macerazione di circa 7-10 giorni. affinamento: botti grandi di rovere francese. 12 mesi a contatto con le fecce fini e 3 mesi in bottiglia. non subisce chiarifiche e filtrazioni per conservare le caratteristiche di naturalità del vino stesso. Gradazione alcolica: 13%. Caratteristiche organolettiche: colore rosso rubino, al naso si presenta fruttato con note speziate dolci e di frutti di bosco. in bocca si presenta equilibrato, fresco, morbido, leggermente tannico e persistente.
È stato interessante includere un assaggio di TERRE SICILIANE IGT che ha mostrato un altro profilo produttivo del vulcano: dal Sud Ovest Mario Grasso con Le Cucchie Oro 2018. Vitigni: Barbera, Grignolino, Petit Verdot. Tende a contrastare, pulendo il palato, la grassezza di piatti a base di carne e formaggi erborinati. Rosso porpora tendente al rubino, con sentori di frutti a bacca rossa e note speziate. Caldo, strutturato e dal corpo pieno, con tannino elegante. Ampio, complesso, lungo e persistente, lascia presagire una grande longevità. Nasce da un sapiente ed antico mix di vitigni autoctoni con più di cinquant’anni di età, ripresi da decenni di parziale abbandono, coltivati ad alberello o a spalliera mista.
Prezioso il lavoro della resident sommelier Alessia D’Amico.
Sono intervenuti: Marika Mannino – direttore strada del vino e dei sapori dell’Etna, Gianluca La Limina Consigliere Regionale Associazione Italiana Sommelier, Agata Arancio Vicepresidente Fondazione Italiana Sommelier. Inoltre tra il pubblico e con un saluto finale è intervenuta Clara Schwartzenberg della Cantina Eoliana Barbanacoli di cui riportiamo gli apprezzamenti di Valeria Lopis: “Dialogo tra montagne, che poi sono vulcani, che poi sono isole e infine sono mare. Da Salina vengono certi orange prodigiosi che non snaturano il varietale e non tradiscono il terroir, piuttosto li amplificano. Prevalenza di Catarratto con un saldo di Malvasia Barbanacoli è una storia che arriva dalle Eolie, precisamente da Salina dove Clara e Diego, sognatori di questo sogno enoico, danno forma a un vino che è un arpeggio mediterraneo. Ed è così che Clara in un dialogo tra vulcani ha avuto il piacere di condividere e ha lodato l’iniziativa VERSanti come atto di consapevolezza e convivialità”.